Bonus bolletta maggiorato: chiedilo contro le bollette lacrime e sangue di gennaio e febbraio

Continuano a crescere le bollette per le famiglie italiane.

Contro questi aumento da capogiro c’è il bonus bolletta maggiorato, che in molti possono chiedere allo Stato per aiutare in un momento difficile. Ecco come fare.

ARERA comunica notizie molto allarmanti per quanto riguarda il caro bollette. Nonostante la leggera flessione del 19% prevista per i prossimi mesi, la situazione è ancora molto grave. Coi dati a disposizione del 1 gennaio 2023 possiamo dire che le bollette di luce e gas sono aumentate del 67% rispetto a 12 mesi fa. La situazione non sembra indirizzata verso una stabilizzazione rapida, servirà altro tempo, insieme all’auspicabile fine della guerra in Ucraina, per poter vedere la fine della crisi. Intanto, però, gli italiani devono convivere con questi prezzi di luce e gas ormai alle stelle, che si portano dietro altri problemi economici legati alle spese per prodotti e servizi di ogni tipo.

Per quanto riguarda l’Italia, i problemi si riscontrano soprattutto nel mercato tutelato di luce e gas. In particolare per quanto riguarda le bollette del gas, in un questo ambito sono aumentate del 33%. La guerra sul prezzo del gas tra Russia e Europa continua senza sosta e siamo noi cittadini a pagarne le conseguenze. ARERA spiega ancora che per il mese di dicembre le quotazione del gas sul mercato europeo hanno si erano inizialmente stabilizzate sul prezzo di 116 euro per mWh, ma nelle ultime settimane del mese si è toccato il picco di 135 euro per mWh. Questo solo per quanto riguarda il mercato tutelato, che rimane il più penalizzato dalle lotte politiche tra stati e dalle variazioni del prezzo del gas sul mercato internazionale.

Una crisi destinata a durare, e intanto anche la benzina aumenta

Le stime mostrano come la crisi debba comunque durare ancora diverso tempo, anche dopo la fine della guerra. Intanto il Governo italiano cerca di rispondere al meglio che può contro il caro bollette, spingendo al massimo sul bonus sociale. Questo verrà concesso prevalentemente a chi ha indicatori ISEE, quindi di reddito, più bassi. In particolare chi ha un ISEE fino a 15.000 euro, in aumento rispetto al tetto di 12.000 euro dell’anno scorso.

C’è poi un aiuto in più per le famiglie numerose: chi ha un nucleo familiare con almeno 5 persone può richiedere il bonus con un tetto ISEE massimo fissato a 20.000 euro. Questo, più la rivalutazione delle pensioni, più il taglio del cuneo fiscale, più tutte le altre misure che il Governo ha messo in movimento, dovrebbe fare respiro ai cittadini, nonostante le bollette in aumento.

Taglio al taglio delle accise

Se da una parte arrivano gli aiuti, però, dall’altra i soldi per le misure devono essere presi da qualche parte. Arriva quindi il lato oscuro di questi aiuti: l’aumento del prezzo dei carburanti. Il Governo ha deciso di limitare il taglio delle accise sui carburanti messi dal Governo Draghi e confermati fino alla fine del 2022. Quello sconto sulle accise dei carburanti erano l’unica cosa a fermare l’aumento del prezzo ai distributori, ma il Governo, avendo bisogno di soldi per le altre misure, ha dovuto scegliere il male minore.

In un’intervista a Rai Radio 1, Gilberto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Egologica, ha spiegato che si è trattato di una scelta di macro economia che riguarda il bilancio. Nella necessità di spostare da un lato all’altro i soldi per gli interventi, il Governo ha deciso di agire così.