Pensioni 2023. Inizia nella maniera migliore il nuovo anno per molti pensionati. Per loro un ricco aumento da 146 euro al mese. Che gioia!
Ripartire. Almeno provare a farlo. Iniziare a dare qualche messaggio che “inoculi” speranza nelle persone. Dopo un terribile 2022 c’è bisogno di fiducia nell’immediato futuro e per questo, a volte, possono bastare dei segnali che lascino intravedere che un futuro migliore non soltanto è possibile, ma è realizzabile. Immediatamente.
Ripartire dalla sfera economica è quanto di più auspicabile, poiché è l’ambito che ha più sofferto nell’anno che ci ha appena salutato. Aumentare stipendi e pensioni è un atto concreto, di “materiale” sostegno a chi ha patito in misura maggiore gli effetti devastanti di una crisi dura e di lunga durata. E proprio le pensioni possono diventare un volano…
Se il buongiorno si vede dal mattino c’è davvero la possibilità che il 2023 sia un po’ meno amaro dell’anno che l’ha preceduto. Si ha quasi timore, infatti, di nominare il 2022. Un anno che ha segnato profondamente le nostre coscienze a partire dal 24 febbraio 2022 giorno che ha dato inizio alla folle invasione russa dell’Ucraina. Dopo il tragico inizio del conflitto il 2022 ha segnato profondamente le economie di interi Stati, delle loro imprese e delle loro famiglie.
L’Italia ha pagato e sta pagando il prezzo di questa complessa situazione internazionale. Due anni di pandemia avevano già assestato un colpo durissimo all’economia del nostro paese. I sostegni governativi sotto le presidenze di Giuseppe Conte prima e di Mario Draghi poi hanno tentato di tenere in piedi il più possibile una situazione economico – sociale che rischiava di crollare. Poi è arrivata la guerra e sono stati necessari altri aiuti per sostenere famiglie ed imprese contro il caro – bollette.
La premier Giorgia Meloni, a guida dell’esecutivo uscito vincitore dopo le elezioni del 25 settembre, non soltanto ha ripreso a piene mani la politica degli aiuti a chi versava in condizioni di estrema necessità, ma li ha ulteriormente incrementati sia dal punto di vista quantitativo, creandone di nuovi, sia da quello riguardante le risorse investite. Occorre fare il più possibile per aiutare famiglie ed imprese a superare questo momento difficile, che, purtroppo continuerà ancora per un po’.
Le pensioni costituiscono sempre una cartina al tornasole della situazione del nostro paese. Un tema fondamentale per gli equilibri economico – sociali che non cessa mai di essere emergenza. La Legge di Bilancio 2023 recentemente approvata contiene, al suo interno, riferimenti alle pensioni ed alle loro rivalutazioni a partire dal 1° gennaio 2023. E scorrendo quei numeri forse si può perfino intravedere una luce fioca in fondo a questo tunnel oscuro. Quali numeri?
Il governo presieduto da Giorgia Meloni ha modificato il sistema di perequazione delle pensioni per i prossimi due anni. Si basa sul metodo delle fasce. Con il governo presieduto da Mario Draghi le fasce erano tre, dopo la modifica dell’esecutivo Meloni diventeranno sei. E con le rivalutazioni le pensioni crescono…
Prendiamo, come esempio, una pensione da 2500 euro mensili lordi mensili. La rivalutazione di tale pensione comporta un aumento lordo pari a 146 euro al mese! Una notizia che ha fatto impazzire di gioia tutti gli aventi diritto a tale aumento, ma che lascia ben sperare anche gli altri. Fino a prova contraria.
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