In molti utilizzano in cucina la curcuma. Si tratta di una spezia molto versatile, che può essere usata per condire numerosi cibi diversi.
Studi scientifici e antiche tradizioni ne hanno dimostrato anche le proprietà curative, ma come ogni cosa in questo mondo, anche questa ha dei lati negativi. La curcuma può diventare anche una pericolosa minaccia per il fegato se non si sta attenti del suo utilizzo.
Ci sono sia luci che ombre nell’utilizzo delle spezie nella cucina. Anche il più benefico degli alimenti, se utilizzato nella maniera sbagliata, può diventare una minaccia per l’organismo in qualche modo. Non scappa a questa legge universale la curcuma, una delle spezie più apprezzate dell’intero catalogo che il mercato ci offre. Capace di condire in maniera efficace sia carne che verdure cotte o stufate, la curcuma è una spezia molto versatile e con un sapore molto caratteristico che l’hanno resa una delle preferite di moltissimi anche in Italia.
La medicina tradizionale orientale e, più recentemente, studi scientifici sulla materia hanno portato alla luce le proprietà benefiche della curcuma. La spezia ha proprietà anti-infiammatorie e antidolorifiche, che aiutano molto chi soffre di dolori articolati, artriti e dolori muscolo-ossei. Ha inoltre proprietà anti-ossidanti, che permettono di agire sui radicali liberi, contrastando quindi l’invecchiamento della pelle. Inoltre la curcuma ha proprietà che hanno effetto anche sull’apparato digestivo, potenziando la tenuta delle pareti dello stomaco e dell’intestino.
Le proprietà curative della curcuma sono eccellenti. Spesso viene utilizzata come spezia e aroma per bevande, e addirittura per la produzione di farmaci antidolorifici in pillole e integratori. Uno degli utilizzi più comuni e conosciuti è quello come ingrediente nel cosiddetto latte d’oro, un semplice mix di latte e curcuma che, aggiunto alla dieta, aiuta come sistema depurativo e rafforza il fegato. Questo aiuterebbe a combattere l’aumento di colesterolo nel sangue e a supportare il sistema linfatico. Presa nelle dosi giuste, la curcuma può essere un vero toccasana per tutto il sistema digestivo e molte delle sue appendici.
Si sottolinei però “nelle dosi giuste”. L’assunzione di curcuma come metodo curativo deve sempre avvenire sotto la supervisione di un medico o di un nutrizionista, perché la curcuma può a lungo andare diventare un vero e proprio veleno proprio per il fegato. Esagerare con il dosaggio potrebbe portare all’effetto contrario a quello indesiderato, ovvero dei danni molto gravi all’attività epatica. In particolare i soggetti più anziani sono sensibili a questi problemi.
Studi medici hanno sollevato dubbi soprattutto per quanto riguarda l’assunzione di integratori a base di curcuma. Questi avrebbero effetti molto più pesanti sul fegato. Questo, nei casi in cui è necessaria un’azione rapida, può essere un lato positivo, visto che i risultati della cura si rivelerebbero in poco tempo, ma a lungo andare si avvertono i primi problemi.
L’assunzione incontrollata di questi integratori, specialmente se in dosi superiori a quelle consigliate, può portare a gravissimi danni al fegato. La polvere che utilizziamo in cucina, invece, è tutto sommato innocua. Solo se inalata o se si esagera con le dosi potrebbe portare a problemi di salute, quali diarrea e nausea.
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