Da gennaio cambiano le regole. Ecco come funziona e cosa non puoi fare con l’uso dei contanti e il tetto massimo
A seguito delle normative modificate dal governo Meloni, i cittadini saranno investiti da una molteplicità di cambiamenti che riguarderanno anche le loro abitudini quotidiane di consumo. L’esecutivo di Centrodestra guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sembra aver intenzione di agire profondamente sul sistema fiscale italiano.
Proprio per questo, infatti, ci saranno numerose modifiche rispetto alla quantità di denaro liquido che i cittadini potranno liberamente utilizzare. È infatti imminente il cambio del tetto massimo legato all’utilizzo dei contanti. Ecco come funzionano, quindi le nuove modifiche normative e come districarsi rispetto a quelle che saranno le nuove regole riguardo l’utilizzo del contante nel nostro Paese.
Cambia il tetto massimo per l’uso dei contanti
Gli ultimi anni si è dibattuto molto riguardo il tema dei pagamenti e dell’utilizzo del contante nel nostro Paese. Con l’affermarsi delle ultime innovazioni tecnologiche, infatti, pagare con metodi di pagamento elettronici è diventato ormai conveniente e molto comodo per i consumatori. È infatti ormai possibile pagare con carte di credito e bancomat che ci permettono di acquistare un prodotto o un servizio e saldare il tutto senza dover utilizzare necessariamente contanti e monete.
Tuttavia, il governo di Centrodestra pare non essere molto entusiasta dell’ormai diffuso utilizzo di metodi di pagamento elettronici. Questo per via delle numerose proteste di molti commercianti riguardo le commissioni bancarie per l’utilizzo del Pos. Ad oggi l’esecutivo non ha ancora capito bene come gestire la situazione; tuttavia, restano le regole stabilite dal precedente governo Draghi, le quali prevedono multe salate per gli esercenti che si rifiutano di far pagare con il Pos.
Il governo attuale è però intervenuto su un’altra tematica che è molto a cuore a Giorgia Meloni. La possibilità di utilizzare più contante da parte dei cittadini per i propri pagamenti. Per molti anni, in Italia, il limite di pagamento con contanti è stato di 2mila euro, fino alla decisione di abbassarla a mille euro da parte del governo Draghi. Una scelta fatta per scoraggiare l’utilizzo del contante e, soprattutto, l’evasione fiscale.
Ecco come funziona
A seguito di un emendamento inserito nel decreto Milleproroghe da parte di Fratelli d’Italia, dunque, il limite all’utilizzo del contante è stato portato nuovamente a 2mila euro, ma non solo. Con la nuova legge di Bilancio, però, vi è stato un ulteriore innalzamento del tetto massimo per l’uso dei contanti. Questo limite è stato infatti alzato fino a 5.000€.
Si tratta di una delle misure maggiormente impattanti per la cittadinanza. Con la nuova legge di Bilancio, infatti, a partire dal 1° gennaio 2023 il limite relativo all’utilizzo dei contanti per il pagamento di beni e servizi sarà innalzato a 5.000 euro. Ovviamente, questo limite riguarderà sia chi paga beni o servizi che chi riceve il pagamento in denaro contante. Si tratta di una misura molto discussa e divisiva, ma che il governo Meloni voleva assolutamente attuare.
