L’assegno sociale INPS è una misura estrema di sostegno per chi si trova in condizioni disagiate.
Ma siccome purtroppo gli italiani che si trovano in condizioni estreme e disagiate sono sempre di più sta montando con forza in Italia la polemica per avere un reddito di base universale e cioè un reddito erogato a tutti. Su Internet ormai le iniziative per chiedere il reddito di base si moltiplicano e sempre più italiani richiedono con forza questo giusto diritto proprio perché andare avanti nella vita avendo il minimo per mangiare e per dormire è un diritto autentico dell’essere umano e lo stato che non lo riconosce non è uno stato civile.
L’assegno sociale viene erogato a domanda a beneficio proprio di quei cittadini italiani e stranieri che abbiano redditi inferiori alle soglie previste dalla legge. L’assegno sociale dal ’96 ha sostituito la pensione sociale e non è reversibile ai familiari superstiti e non può essere nemmeno riconosciuto se il titolare risiede all’estero.
L’assegno sociale si può avere soltanto in presenza di requisiti anagrafici e economici molto stringenti. Proprio la circolare del 12 dicembre 2022 numero 131 fornisce degli alimenti molto importanti vista la complessità della materia e l’evoluzione giurisprudenziale. Innanzitutto per avere l’assegno sociale c’è il bisogno del requisito del soggiorno continuativo. In sostanza l’assegno sociale spetta soltanto a quei soggetti che per almeno 10 anni abbiano soggiornato legalmente continuativamente in Italia.
Ma i requisiti più importanti sono quelli anagrafici e di residenza. Infatti l’assegno sociale spetta soltanto ai cittadini che abbiano 67 anni di età e che siano in stato di bisogno economico. L’assegno spetta anche ai cittadini italiani e i cittadini dell’Unione Europea o agli extracomunitari.
C’è bisogno che la residenza effettiva sia in Italia e per quanto riguarda i cittadini extracomunitari è anche richiesto di essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza. L’assegno sociale viene riconosciuto soltanto se il reddito è pari a 6.097 euro per i single o 12.194 euro annui se il soggetto è sposato.
Hanno diritto all’assegno in misura intera i non coniugati che non possiedono alcun reddito e i coniugati con un reddito familiare inferiore al totale anno dell’assegno. Per calcolare i redditi ai fini dei quali stabilire se e quanto questa prestazione sociale debba essere erogata si fa riferimento ai redditi assoggettabili all’irpef ai redditi esenti da imposta, ai redditi soggetti a ritenuta la fonte ai redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari ai redditi di terreni e fabbricati alle pensioni di guerra, eccetera.
Invece non vengono computati i trattamenti di fine rapporto il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate soggette a tassazione.
Ma il tema più forte è proprio quello di chi per mille motivi è escluso da questo aiuto sociale pur essendo nel bisogno. E’ il caso di tantissimi poveri assoluti in Italia che grazie ad una burocrazia asfissiante non riescono ad averlo per le assurdità dell’ISEE.
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