Assegno Unico, da febbraio arrivano gli aumenti. Vediamo a quanto ammontano e chi saranno coloro che ne beneficeranno.
L’assegno unico universale è stata una misura fortemente voluta dal precedente esecutivo, guidato dall’ex Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Giorgia Meloni lo ha fatto totalmente suo e fin dove le ristrette finanze a disposizione del suo governo glielo hanno permesso, lo ha rafforzato ove possibile.
Pertanto da febbraio 2023 arriveranno gli aumenti. Un sostegno ancora maggiore per le famiglie che stanno vivendo un momento difficile a causa della crisi economica. Ma a quanto ammontano gli aumenti dell’assegno unico e chi saranno coloro che ne beneficeranno di più?
L’assegno unico universale è stata una misura nata durante il governo presieduto da Mario Draghi. Al suo interno ha assorbito diversi bonus ed ha ulteriormente rafforzato quello che sempre è stato l’obiettivo più importante da perseguire, ovvero offrire sostegno alla famiglie con figli. E’ nato sotto il governo di Mario Draghi come altre misure che, volente o nolente, Giorgia Meloni ha dovuto accettare. Ma riguardo tale sostegno non ha mai avuto dubbi in proposito, poiché nessuna misura creata da altri governi, più dell’assegno unico universale, si sposa perfettamente con la sua idea di politica sociale.
A partire da febbraio 2023 l’assegno unico universale per i figli a carico sarà più alto. E’ quanto annunciato direttamente dall’INPS attraverso un comunicato stampa del 30 dicembre 2022, dove ha anche annunciato le principali novità riguardanti il sostegno. Gli aumenti previsti sono la conseguenza della rivalutazione dell’assegno dovuta all’inflazione e potranno arrivare fino a 100 euro a figlio. La rivalutazione degli importi avverrà solamente nel mese di febbraio 2023, ma dal momento che le novità avranno invece decorrenza dal mese di gennaio 2023, nell’importo di febbraio saranno riconosciuti anche gli arretrati.
Le famiglie con figli molto piccoli saranno coloro che godranno i maggiori benefici degli aumenti, come si legge nella circolare dell’INPS: “La Legge di Bilancio 2023 apporta significative modifiche agli importi spettanti alle famiglie beneficiarie di Assegno Unico e Universale con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, con la presenza di almeno un figlio in età compresa tra uno e tre anni“. La misura poi interviene anche in favore dei nuclei con figli disabili, garantendo gli aumenti che erano stati riconosciuti durante il 2022. Con gli aumenti previsti a quanto ammonteranno gli importi?
Passando direttamente ai numeri l’importo base dell’assegno unico può andare da un massimo di 175 euro ad un minimo di 50 euro per i figli minorenni e da 85 a 25 euro per i figli maggiorenni, età massima 21 anni. Tali importi vengono annualmente aggiornati secondo l’inflazione. Quest’anno la rivalutazione applicata alle pensioni è stata del 7,3%. ma per quanto attiene l’assegno unico si dovrà attendere il tasso definitivo che sarà comunicato verso la metà di gennaio.
Secondo quanto è dato sapere il tasso potrebbe oscillare tra il 7,5% ed il 7,8%. Per il 2023 non ci sarà bisogno di presentare una nuova domanda, a meno che non siano presenti novità rispetto ad un anno prima, ovvero una variazione del numero dei figli, raggiungimento dell’età limite posta a 22 anni, modifica dell’ISEE dovuta a variazioni del reddito o del patrimonio familiare.
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