288,75€, l’aumento di stipendio tanto atteso. Dopo tante brutte novità, finalmente una notizia che rasserena gli animi e riconsegna un po’ di serenità.
Il nuovo anno che è appena entrato porta con sé un sorriso di speranza. Il 2022 è andato via di corsa, poiché nessuno aveva più voglia di vederlo. Adesso il pensiero di tutti è rivolto a questo nuovo anno che certo non può promettere miracoli, ma che almeno lasci filtrare un po’ di luce nel buio fitto ereditato dall’anno appena passato.
Sono soltanto i primi giorni, il tempo di ascoltare i primi vagiti del 2023 e poi si tornerà a pensare ai problemi di sempre. Certo è che con il nuovo anno i problemi non evaporano come le bollicine di uno spumante. Però quei brindisi possono essere di buon auspicio…
Aumento di stipendio, le parole più dolci
L’abbiamo quasi spinto a forza fuori dalle nostre case. La notte del 31 dicembre abbiamo atteso lo scoccare della mezzanotte come mai nella nostra vita. Abbiamo avuto tutti soltanto la voglia di voltare pagina. E la pagina l’abbiamo voltata davvero, perlomeno quella del calendario. Via il 2022, con tutte le sue tragedie e dentro il 2023. Buone nuove, si attendono, si desiderano soltanto buone notizie.
La notizia più bella sarebbe la fine del conflitto tra Russia ed Ucraina. Siamo quasi ad un anno dallo scoppio della guerra, iniziata il 24 febbraio 2022 ed in questi mesi abbiamo assistito, inermi, impotenti e rassegnati alle atrocità indicibili che il popolo ucraino ha dovuto subire dagli invasori. Il resto dell’Europa ha subito invece soltanto le conseguenze economiche del conflitto. La crisi energetica ed il caro – bollette hanno creato enormi problemi a famiglie ed imprese.
E se dal 2023 ci attendiamo buone notizie, forse qualche buona notizia è già arrivata. Sono forse quei piccoli, ma importanti raggi di luce che compaiono nell’oscurità. Piccoli segni di una possibile inversione di tendenza che lasciano filtrare, però, anche raggi di speranza. Ma di quali buone notizie si parla, chi riguardano? In un momento di crisi economica, le uniche buone notizie, fine della guerra a parte, riguardano gli annunciati aumenti di stipendi.
Per chi sono questi aumenti di stipendio?
L’alba della vigilia di Natale ha portato in dono agli italiani la prima Legge di Bilancio, per l’anno 2023, dell’esecutivo guidato dalla premier, Giorgia Meloni. Manovra per complessivi 35 miliardi di euro, in cui vi è anche il taglio del cuneo fiscale. In questa direzione si era mosso per primo il precedente esecutivo guidato da Mario Draghi che aveva provveduto ad abbassare del 2% il cuneo fiscale per i lavoratori con un reddito fino a 35 mila euro.
Il governo Meloni ha portato al 3% il taglio del cuneo per i redditi fino a 25 mila euro. Pertanto alcuni lavoratori potranno avvalersi di una busta paga più pesante. Non grande aumenti, ma un segno tangibile di discontinuità e di questi tempi non è certo poco. Passando ai numeri i lavoratori che guadagnano 12.500 euro l’anno, troveranno nella loro busta paga un aumento pari a 24,06 euro al mese.
L’aumento annuo sarà pertanto pari a 288,75. I lavoratori interessati da questo aumento possono tirare un grande sospiro di sollievo. Il 2023 promette bene e siamo soltanto all’inizio.