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Superbonus: ecco le novità su cessione del credito e sconto in fattura, attenzione ai tempi

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Riccardo Magliano

Per quanto il Superbonus 110% sia sotto tiro del Governo Meloni, che intende renderlo sempre meno rilevante fino alla sua cancellazione, ci sono ancora possibilità di averlo intero ancora nel 2023.

Il più importante bonus edilizio del Governo Conte ha quindi ancora le possibilità di fare il proprio dovere, sebbene con dei necessari paletti, sempre più stringenti.

cantiere superbonus
Superbonus nel 2023
ilovetrading.it

Nel 2023 il Superbonus non sarà più tanto super. L’intervento del Governo Meloni ha fatto sì che l’agevolazione permetta uno sconto sui lavori di ristrutturazione non del 110%, ma solo del 90%. Questo sconto potrebbe in seguito abbassarsi ancora. Tuttavia, secondo il decreto Aiuti quater, il bonus potrà ancora essere preso al pieno delle sue capacità. Il Superbonus, introdotto con il Governo Conte I come metodo per revitalizzare il decadente mercato dell’edilizia italiana. Il Superbonus avrebbe coperto per il 110% le spese di rinnovamento energetico ed ecologico della propria abitazione. In particolare edifici e villette unifamiliari possono beneficiare del bonus.

Inoltre, il Superbonus 110% si porta a rimorchio una serie di altri bonus minori che hanno il fine di aiutare nei lavori per il rinnovamento della propria casa. A differenza del passato, però, nel 2023 i criteri di ottenimento e utilizzo del Superbonus 110% saranno molto più stringenti. I lavori di ammodernamento coperti dal bonus devono aver raggiunto il 30% dello stato di avanzamento entro il 30 settembre 2022, altrimenti non si potrà avere il Superbonus. Coloro che intendono optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura rispetto alle spese 2022, devono assicurarsi che i singoli stati di avanzamento lavori siano liquidati nel 2022.

Cessione del credito, una meccanica che non smette di dare problemi

Il problema, come da principio, sta nel meccanismo di cessione del credito per il Superbonus 110%. Il meccanismo si è dimostrato più volte inefficace, visto che spesso ha dato adito a truffe a danno delle compagnie di costruzione e dei percettori stessi. Ora la cessione del credito d’imposta per il Superbonus o lo sconto in fattura possono essere concessi, ma solo se lo Stato di Avanzamento dei Lavori ha raggiunto la quota del 30%. Questo vincolo si applica su tutti e due gli stati di avanzamento dei lavori ammessi per il bonus.

Il contribuente che intende optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito per le spese effettivamente pagate nel 2022 deve verificare che i singoli Stati di Avanzamento dei Lavori siano liquidati entro il 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda lo sconto in fattura, invece, la data di effettivo pagamento, non essendoci un effettivo esborso, coincide con la data di emissione della fattura da parte del fornitore.

giorgia meloni
Superbonus nel 2023
ilovetrading.it

Situazione di Avanzamento dei Lavori, deve essere pratica chiusa entro fine anno

In ogni caso, per avere accesso al Superbonus occorre essere sicuri di aver chiuso ogni tappa della Situazione di Avanzamento dei Lavori in tempo. La prima deve essere stata chiusa entro il 30 settembre 2022, la seconda liquidata entro il 31 dicembre 2022. Infine, la comunicazione al Fisco deve essere fatta entro il 16 marzo 2023.

Bisogna prestare attenzione anche alla tempistica di effettuazione dei lavori trainanti e di quelli trainati. Quest’ultimi, possono essere agevolati con il superbonus, solo se sono effettuati congiuntamente ai primi.

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