Per i pannelli fotovoltaici sono in arrivo nuovi, imperdibili incentivi statali. Con qualche immancabile, incomprensibile incongruenza.
Dal 24 febbraio 2022 c’è una nuova parola d’ordine: L’Italia deve liberarsi dalla dipendenza energetica russa maturata negli ultimi due decenni. Occorre iniziare a pensare ad una precisa e decisa svolta “green”, che affranchi il nostro paese dalla dipendenza dai combustibili fossili e lanci un piccolo, ma significativo segnale di speranza per il futuro del nostro pianeta.
Sogni? Probabilmente si. Intanto però si può iniziare a pensare alla propria casa ed all’installazione dei pannelli fotovoltaici. Sono in arrivi degli imperdibili incentivi da parte dello Stato. Ma dal momento che anche le iniziative più lodevoli devono sempre contenere un “quid” di cervellotico, ecco che anche dei meritevoli incentivi possono presentare un…difetto. Quale?
Pannelli fotovoltaici, paga lo Stato ma…
In questo 2022 talmente ricco di sciagure che la metà erano più che sufficienti, abbiamo imparato ad utilizzare diversi termini che, con il passare del tempo, si sono trasformati in parole d’ordine. Ad esempio la parola: Risparmio. Ormai il risparmio è diventato un imperativo categorico, in tutti i campi, ovunque sia possibile attuarlo e trarne qualche giovamento economico. Risparmiare quando si va a fare la spesa, con i prezzi dei beni primari arrivati alle stelle, per cui diventa necessario rinunciare a qualcosa di meno indispensabile.
Risparmio è anche spegnere le luci di casa laddove siano accese inutilmente oppure ridurre l’accensione dei termosifoni per evitare costi eccessivi in bolletta. Ma vi è risparmio anche visionando attentamente i rubinetti di casa affinché non vi siano perdite d’acqua oggi, più che mai, assolutamente da evitare. E risparmio è anche iniziare a pensare ad utilizzare delle fonti energetiche alternative. Un’altra parola d’ordine che abbiamo imparato in questi mesi di conflitto russo – ucraino è: Affrancarsi dalla dipendenza energetica russa. E per iniziare ad affrancarsi dalla Russia la scelta dei pannelli solari è assolutamente perfetta.
Lo Stato è pronto a fare la sua parte, a sostenere economicamente la scelta green di coloro che vorranno installare dei pannelli fotovoltaici. Pannelli fotovoltaici sul nostro splendido territorio quasi sempre baciato dal sole significa, concretamente, meno emissioni di Co2 nell’ambiente ed anche le bollette si alleggerirebbero non di poco. Grazie al decreto sblocca-comunità, ancora in revisione al ministero dell’Ambiente, potrebbero arrivare gli incentivi sia per il privato che per il pubblico. Ci sono pronti 2,2 miliardi di euro del Pnrr per far si che si possa accelerare la svolta verso le fonti di energia rinnovabili. Ma c’è un ma…
Incentivi. A chi più, a chi meno
Anche nel caso di una lodevolissima svolta green come quella lanciata dal governo guidato da Giorgia Meloni, vi è da registrare un pensiero – guida alquanto cervellotico e che lascia un po’ perplessi. Infatti alla base del decreto sblocca-comunità cui sta alacremente lavorando il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, si ritiene sia giusto assegnare una quota maggiore di incentivi alle regioni del Nord dal momento che sono “sfavorite” dal fatto che il sole è presente in misura maggiore al Sud!
Pertanto Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna avranno l’opportunità di un bonus extra di 10 euro per megawattora sulla tariffa premio, così come ci informa today.it. Il Movimento Consumatori ha già fatto sentire la sua sua voce riguardo questa “insolita” proposta del ministero, poiché penalizzazioni e premi non possono essere decisi a seconda delle regioni dove sono ubicati gli impianti.