Con la fine del reddito di cittadinanza si torna a parlare con forza del reddito di base universale.
Il reddito di base universale è una misura molto diversa dal reddito di cittadinanza perché si tratta di offrire una cifra mensile fissa a tutti i cittadini e persino ai bambini a prescindere dal loro reddito e dalla loro situazione lavorativa. Con la fine del reddito di cittadinanza addirittura 600.000 famiglie si ritroveranno senza un reddito e in una situazione di estrema emergenza.
Secondo molti osservatori della politica e dell’economia la fine del reddito di cittadinanza proprio in un periodo di possibile recessione di forte inflazione come questo potrebbe essere veramente drammatica. Non si capisce come tutte queste famiglie possano fare ad andare avanti e così si ritorna a parlare del reddito di base universale. In realtà il reddito di base universale come misura sperimentale e misura pilota è partito già in tanti paesi europei.
Un bisogno estremo di nuovi aiuti sociali
Infatti sono tantissimi i paesi europei a scommettere sul reddito di base universale. Dunque per tanti europei il reddito di base universale è già partito e le associazioni italiane di volontari che si battono da anni perché il reddito di base universale ci sia anche in Italia annunciano battaglia. Proprio in questo 2023 infatti si dovrebbero moltiplicare le iniziative per sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica al fondamentale tema del reddito di base universale.
Ricordiamo che la disoccupazione tecnologica è proprio quel fenomeno che fa sì che tanti posti di lavoro che esistono oggi, nel giro di pochi anni spariranno. Per esempio l’auto elettrica ha eliminato tantissimi posti di lavoro e anche nel settore bancario l’informatizzazione ha già eliminato tanti posti di lavoro. Con la tecnologia che cancella sistematicamente i posti di lavoro è chiaro che un reddito di base garantito a tutti diventa inevitabile.
Prima o poi sarà inevitabile
Tantissimi economisti hanno sottolineato con forza che il reddito di base universale presto tardi sarà un vero e proprio diritto acquisito di tutti i cittadini dei paesi sviluppati e sarebbe veramente importante che già in questo 2023 le forze politiche cominciassero ad occuparsi seriamente del reddito di base. Infatti quando la tensione sociale crescerà a causa delle troppe famiglie che si ritrovano senza il reddito di cittadinanza, sarà inutile cercare di fare continui mini aggiustamenti per cercare di evitare la bomba sociale.
Probabilmente quando il governo si ritroverà di fronte a troppe proteste e troppe famiglie che non ce la fanno ad andare avanti cercherà di correggere in parte il tiro ma questo serve a ben poco. La cosa più utile sarebbe far cominciare davvero un dibattito sul reddito di base universale perché può essere realmente il futuro dello stato sociale Italiano così come di quello degli altri paesi europei.
Sta ai cittadini farsi sentire
Finché i cittadini continueranno a subire le politiche che non gradiscono, nulla potrà cambiare, ma anche in Italia come in tanti altri paesi europei i cittadini possono far sentire pacificamente ma con forza la propria voce per chiedere questa innovazione sociale.