Arrivano i ricchi aumenti in busta paga nel 2023 perché c’è stato un ok al taglio del cuneo fiscale.
La legge di bilancio è ormai in dirittura d’arrivo e quindi arriva anche il taglio del cuneo fiscale. La manovra finanziaria voluta dal governo Meloni a Montecitorio ha incassato ben 197 sì, 129 no e due astenuti. Come sappiamo uno dei cavalli di battaglia della manovra finanziaria è proprio il taglio di cuneo fiscale. Il taglio del cuneo fiscale c’era già stato con il governo Draghi ma era stato più contenuto.
Infatti il governo Draghi aveva abbassato il cuneo fiscale del 2% per tutti i lavoratori con un reddito entro le 35 mila euro. Ma con il nuovo governo il taglio del cuneo fiscale viene aumentato di un punto percentuale per i lavoratori con un reddito fino a €20.000. Quindi arriva però anche una novità perché nel testo definitivo la nuova soglia per il taglio complessivo del 3% è stata aumentata ai redditi fino ai 25.000€.
Ecco i veri aumenti in busta paga
Per chi guadagna 10.000 euro all’anno l’aumento è pari a 19,25 al mese. Per chi guadagna 15.000 euro all’anno l’incremento è pari a 28,88 al mese. Per chi guadagna ventimila euro all’anno l’aumento in busta paga sarà invece di 32,92 euro al mese e quindi di €395,08 annui. Per chi è più fortunato e guadagna 25.000€ l’aumento sarà di quasi €500 all’anno. Quindi per fare un esempio pratico chi guadagna 1.500 euro al mese avrà un aumento di €15.
Chi guadagna €1000 al mese avrà invece un aumento in busta paga di €10. Ma il problema vero di questi aumenti è che non sono allineati all’aumento del costo della vita. Infatti con l’aumento del costo della vita che cresce tantissimo questi aumenti non appaiono proporzionali e quindi sostanzialmente i lavoratori hanno una perdita di potere di acquisto e non un aumento.
Il taglio del 5%
Ma il problema più grosso ovviamente ce l’hanno tutti quei disoccupati che perdono il reddito di cittadinanza. Per loro c’è sia l’aumento del costo della vita che anche la misura che li ha sostenuti fino ad oggi che viene ad essere progressivamente eliminata. Infatti il taglio del reddito di cittadinanza è il vero tema fortissimo del 2023 e rischia di creare forti disordini sociali.
Ma il vero rebus è quello del taglio del cuneo fiscale fino al 5%. Infatti il taglio del cuneo fiscale fino al 5% è stata una misura che è Fratelli d’Italia ha promesso in campagna elettorale. Il governo ha poi confermato di voler portare il taglio del cuneo fiscale al 5% ma ci sono due incognite. Innanzitutto non si sa quando questo taglio del 5% effettivamente andrà a regime.
Cosa ancora non si sa del taglio al 5%
In secondo luogo effettivamente non si sa quanto di questo taglio del 5% andrà al lavoratore e quanto invece andrà al datore di lavoro. Ovviamente la speranza dei lavoratori è che questo taglio arrivi al più presto possibile e che possano essere loro beneficiarne ma ancora su questa importantissima misura voluta dal governo Meloni purtroppo non c’è chiarezza.