Molte concause si apprestano a mischiarsi nel mese di gennaio nell’aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Si tratta di una serie di agevolazioni partorite dalla mente di Giorgia Meloni e del suo Governo, che intendono così aiutare i lavoratori italiani a combattere la crisi. Il taglio del cuneo fiscale è soltanto il primo passo.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni intende fare tutto quello che è in proprio potere per togliere gli italiani dal momento di crisi. Il primo passo in questa direzione è quello di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, già abbondantemente martoriato dall’aumento del prezzo dell’energia, con l’aumento delle bollette e dell’inflazione. La via più semplice è aumentare gli stipendi. Il primo passo in questa direzione è stato fatto con il taglio del cuneo fiscale. Giorgia Meloni ha confermato il taglio delle tasse del 2% già effettuato da Mario Draghi, aggiungendo un ulteriore aumento del taglio delle tasse del 1% per i redditi compresi tra 20.000 e 35.000 euro.
Il taglio delle tasse del 3% complessivo permetterà ai lavoratori entro queste soglie di reddito di aumentare i propri stipendi di circa 33 – 35 euro. Questo però non è tutto. A gennaio succederanno altre cose che permetteranno agli stipendi di aumentare, anche fino a 600 euro per alcuni lavoratori dipendenti. Nuovi bonus, arretrati di Natale e molto altro porteranno buonumore con l’anno nuovo.
I bonus di inizio anno, 350 euro in più per i lavoratori
Il primo bonus di cui potranno beneficiare alcuni lavoratori è quello di 350 euro destinato ai lavoratori dipendenti del settore terziario e della grande distribuzione. Questo arriva come sostegno economico in attesa dei nuovi contratti collettivi per la categoria, che devono ancora essere firmati. I nuovi contratti collettivi, dato che i precedenti sono scaduti nel 2019, stanno venendo ampiamente discussi tra lo Stato, rappresentato dall’agenzia Aran, e i sindacati. Per il momento sono stati firmati quelli per le categorie di lavoratori dipendenti pubblici delle amministrazioni locali e delle scuole, ma ce ne sono tanti altri ancora da chiudere.
In generale questi nuovi contratti porteranno a degli aumenti di stipendio, visto il problema che l’Italia sta attraversando con l’inflazione in aumento, ma le trattative per la stipula di questi nuovi contratti stanno andando molto per le lunghe. Da una parte c’è stata la pandemia che ha arrestato bruscamente i lavori, poi la guerra in Ucraina. Per mettere una pezza alla situazione il Governo ha optato per un bonus una tantum per gennaio ai lavoratori di categoria di cui non sono ancora pronti i contratti. Il bonus segue le stesse righe di quelli già distribuiti da Mario Draghi.
Natale e Capodanno, altri soldi regalati dal Governo
Altri soldi che andranno ad aumentare gli aumenti di gennaio sono quelli dei relativi alle indennità per malattia durante le feste di Natale e Capodanno. Partendo dalla malattia durante le feste, è previsto un aumento del pagamento della dovuta indennità di malattia per i lavoratori interessati.
Alcuni dei contratti collettivi nazionali dei lavoratori sottolineano come in caso di malattia durante le festa, le indennità debbano essere più alte. In alcuni casi, per i contratti che lo permettono, le indennità di Natale e Capodanno per malattia possono arrivare ad un aumento fino a 400 euro. Queste verranno corrisposte nel mese di gennaio.