La possibilità di una dura recessione nel 2023 appare sempre più concretamente probabile.
L’inflazione è ormai altissima perché da mesi è stabile al 12%. Le banche centrali per cercare di fronteggiare questa fortissima inflazione stanno aumentando i tassi ma questo rischia concretamente di innescare la recessione. In realtà secondo molti le prime avvisaglie della recessione si sono già perché le famiglie stanno contraendo tantissimo la spesa e perché tantissimi aziende sono già in grosse difficoltà.
Con una recessione che diventa sempre più probabile chiaramente le famiglie hanno le grosse paure per il futuro. Infatti mentre le tasse ai ricchi sono state abbassate con l’ultima finanziaria (o almeno questa è l’accusa pesante che arriva dalle opposizioni) sicuramente il reddito di cittadinanza e vari bonus sociali vengono progressivamente cancellati. Con l’eliminazione del reddito di cittadinanza proprio nel momento in cui l’inflazione è più alta e proprio nel momento in cui si teme una fortissima recessione è chiaro che sono tante le famiglie che potranno trovarsi in difficoltà e la paura diventa sempre più palpabile tra la gente comune.
Mentre altri paesi europei varano politiche sociali particolarmente incisive ed umane il governo italiano purtroppo imbocca la strada dell’austerità perché le casse dello stato sono disastrate. Eppure se dovesse davvero arrivare una dura recessione economica le troppe famiglie in difficoltà richiederebbero in un modo o nell’altro un aiuto per riuscire ad andare avanti e a quel punto il governo proprio in questo 2023 rischierebbe di trovarsi di fronte ad un dilemma di difficile soluzione.
Infatti se dovesse arrivare una durissima recessione economica il governo dovrebbe capire se vuole continuare sulla strada della durezza e lasciare nei guai veramente un numero impressionante di famiglie oppure se preferirà cambiare rotta e tornare ad aiuti sociali che possano sostenere chi effettivamente dovesse trovarsi in grosse difficoltà. Quello che è certo è che la recessione potrebbe cambiare tutto per gli italiani e sicuramente non lo cambierebbe il meglio.
Ma molti economisti stanno sostenendo che questo 2023 potrebbe essere l’anno giusto per il risveglio di una coscienza sociale tra i cittadini italiani. Infatti in questi ultimi anni troppo si è detto di negativo sui poveri che sono finiti ormai per essere considerati i colpevoli di praticamente tutto. Dopo aver dipinto per anni poveri come fannulloni e come parassiti è davvero arrivato il momento che i poveri vengano dipinti per quello che sono realmente e cioè le vittime di una società che si disinteressa di chi rimane indietro.
Il nostro paese con le sue forti radici cristiane e con le sue nobili istanze sociali portate avanti in modo laico da tanti grandi personaggi della sinistra, proprio in questo 2023 potrebbe fare pace con l’idea stereotipata e pericolosa che ha finito per sviluppare dei poveri. Proprio in questo 2023 che potrebbe vedere la recessione sarebbe davvero auspicabile che l’aiuto per chi è in difficoltà tornasse al centro dell’azione politica delle istituzioni italiane.
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