Con la nuova sanatoria delle cartelle voluta da Giorgia Meloni molti debiti nei confronti del fisco saranno agevolati.
Ma le cose non sono così semplici perché mentre alcuni debiti saranno completamente cancellati altri saranno agevolati ma altri ancora resteranno a carico dei contribuenti. Quindi è il caso di capire come funziona questa particolarissima sanatoria. Il fatto è che questa sanatoria delle cartelle per alcuni debitori nei confronti del fisco può essere una vera e propria salvezza ma purtroppo per tanti altri può essere decisamente ininfluente.
In sostanza la cartella esattoriale tra il 2000 e il 2015 teoricamente dovrebbe sfruttare la cancellazione delle cartelle. Per esempio un bollo auto non pagato che si è trasformato in cartella esattoriale tra il 2000 e il 2015 non è detto che possa essere condonato: il problema è che tasse come il bollo dell’auto l’IMU la tari e tutte le varie tasse locali potrebbero non beneficiare del condono proprio perché dovrebbe essere l’ente locale che ha emesso la tassa a dover decidere. Quindi la sanatoria funzionerà nel modo seguente.
Lo stralcio delle cartelle è molto problematico
Tutte le cartelle entro i €1000 saranno cancellate e quindi per i contribuenti questa può essere veramente una salvezza ma se la tassa da cui nasce la cartella esattoriale è di natura locale come lo sono l’IMU la tari e il bollo delle auto dovrà, essere l’ente locale ad accettare lo stralcio perché se così non è il contribuente dovrà continuare a pagare questa pesante cartella. Ricordiamo che il bollo auto si paga alla regione.
E quindi dovrà essere la regione a decidere se il bollo auto che poi si è trasformato in cartella beneficia dello stralcio oppure no. Per esempio l’IRPEF o i contributi non versati all’INPS invece se sono entro i €1000 beneficeranno delle stralcio delle cartelle perché non si tratta di contributi di natura locale.
Vediamo come funziona concretamente
Quindi il vero discrimine per lo stralcio delle cartelle è proprio l’importo della cartella stessa ma anche l’origine della tassa che ha dato il via a questa cartella. Se la tassa è di natura locale, la decisione del governo di stralciare le cartelle dovrà comunque ricevere il benestare dell’ente locale perché altrimenti questo stralcio non ci sarà. Ma molti polemizzano con questa misura.
Infatti le cartelle entro i 1000 euro sono quasi tutte derivanti da tasse locali e quindi potrebbe benissimo essere che questa sanatoria concretamente si rivelerà praticabile realmente in pochi casi. Quindi i tanti italiani che hanno le cartelle entro i mille euro concretamente potrebbero avere la delusione di non poter beneficiare dello stralcio. Se l’ente locale non accetterà di annullare la cartella il cittadino dovrà pagare per forza e quindi molti stanno definendo questa misura come una misura che in realtà può andare ad aiutare molti meno italiani del previsto. Inoltre non è ancora chiaro come i cittadini possono fare a capire se la loro cartella beneficerà dello stralcio oppure no.