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Paolo Calissano, finalmente la verità: ecco come è morto l’attore

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Fabiana Valenziano

Tutti ricordiamo la triste vicenda inerente alla morte di Paolo Calissano, il noto attore scomparso nel 2021 all’età di soli 54 anni.

A distanza di un anno dalla morte di Paolo, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il fratello Roberto ha rivelato cosa si nasconde dietro al tragico avvenimento.

Paolo Calissano
Paolo Calissano, ecco come è morto: le parole del fratello (Ilovetrading.it)

Paolo Calissano è stato, per anni, un personaggio del mondo dello spettacolo molto amato; ciò è stato possibile grazie al suo talento attoriale che, nel corso della sua carriera, gli ha permesso di prendere parte a fiction e film di grande successo.

Quelle eseguite per Vivere; La dottoressa Giò; Quello che le ragazze non dicono e Linda e il brigadiere 2 sono solo alcune delle interpretazioni di Paolo che hanno lasciato il segno. A un certo punto, però, la sua carriera ha subito una brusca battuta d’arresto.

Nel 2005, infatti, Paolo fu coinvolto in uno scandalo inerente alla droga. Scontò la sua pena, ma da allora la sua vita non fu più la stessa. Lo scorso dicembre, il celebre attore venne trovato nella sua abitazione romana, e a distanza di un anno, a rivelare la vera causa della morte di Calissano è stato suo fratello Roberto, nel corso di una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Le rivelazioni del fratello di Paolo Calissano

Le parole di Roberto Calissano
Paolo Calissano, fonte: Web (ilovetrading.it)

Non è facile rivivere eventi del passato che causano dolore, ma Roberto, fratello di Paolo Calissano, ci ha tenuto a chiarire una volta per tutte il motivo per il quale lo scorso dicembre il noto attore ha perso la vita. Nel corso di una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Roberto Calissano ha rivelato quanto segue: “Vorrei liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza. Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione di farmaci antidepressivi. Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, probabilmente… Mai avrei pensato di dirlo, ma credo sia andata così. È molto doloroso per me ammetterlo”. Dalle accorate parole di Roberto, dunque, si evince che la morte di Paolo non è da ricondurre all’abuso di droghe, bensì alla scelta di togliersi la vita.

I “mostri” di Paolo

Nel corso dell’intervista realizzata dal Corriere della Sera, la giornalista Ilaria Sacchettoni ha chiesto a Roberto Calissano se, nel periodo antecedente alla morte, suo fratello stesse portando avanti la sua carriera. La risposta dell’imprenditore è stata la seguente: “Non riusciva a lavorare. Aveva scritto tre sceneggiature. Le ho lette. Sono molto belle. Una era autobiografica, raccontava una storia in una comunità, La foresta dei pini d’argento. Mio fratello era capace… appassionato”.

E riguardo allo scandalo della droga in cui l’attore fu coinvolto nel 2005, Roberto ha rivelato: “Aspirava al diritto all’oblio. Invece i motori di ricerca continuavano a risputare fuori quell’episodio legato al consumo di stupefacenti. Non riusciva a liberarsene. Lavorare era diventato impossibile. Perciò almeno oggi, dopo la sua morte, vorrei fosse fatta un’operazione verità nei suoi confronti”.

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