Il luogo di lavoro è proprio quel contesto che ci consente di guadagnare e quindi di poter avere un introito fondamentale nella vita.
Eppure proprio sul luogo di lavoro accadono tanti comportamenti che purtroppo danneggiano la salute psichica del lavoratore. Quando si lavora è normale entrare in contatto con tante altre persone. Alle volte questi rapporti possono essere cordiali e produttivi ma purtroppo capita che questi comportamenti possano anche non andare bene. Il rapporto con i colleghi e con i superiori alle volte può essere improntato ad una collaborazione fattiva e anche gradevole e simpatica.
Tuttavia la legge e la Costituzione tutelano il lavoratore proprio da comportamenti che possano non essere adeguati. Infatti il datore di lavoro deve rispettare tutta una serie di leggi proprio a tutela del lavoratore. L’articolo 2087 del codice civile sostiene proprio che il datore di lavoro deve assicurare la salute fisica e mentale del dipendente.
Legge e nuove sentenze Cassazione
Quindi l’ambiente lavorativo ma anche i rapporti lavorativi debbano essere sempre improntati al rispetto della salute fisica e mentale del dipendente. Tra l’altro un ambiente di lavoro stressante potrebbe portare il dipendente addirittura avanzare richieste di danni. La Cassazione per esempio ha proprio stabilito che se il dipendente usa troppo il cellulare ci può essere anche il licenziamento per giusta causa.
Quindi questo ci ricorda che se è vero che il datore di lavoro deve rispettare il dipendente, però anche che il dipendente deve rispettare il datore di lavoro. Ma attenzione a quei comportamenti ritenuti a torto come scherzosi. Infatti la corte di Cassazione in una recente sentenza numero 18.717 ha proprio sanzionato un’azienda per comportamenti che sono stati effettivamente ritenuti persecutori.
Scherzi che non sono ammissibili
Infatti in questa sentenza si andava proprio a sanzionare un collega che scherzava continuamente con l’altro collega. Per il primo questi erano scherzi ma all’altro collega questa situazione ha creato un forte stress perché sul lavoro si è trasformata in una vera e propria persecuzione e di conseguenza il secondo andava al lavoro in uno stato di ansia.
Dunque è molto importante capire che se il luogo di lavoro è un luogo sicuramente importante deve essere anche un luogo sano nel quale poter svolgere la propria attività con concentrazione e serenità senza che i capi o i colleghi possano minare quell’equilibrio psicofisico che poi è difficile da recuperare. Importante quindi saper distinguere anche alla luce delle nuove sentenze della Cassazione, tra comportamenti leciti e comportamenti illeciti.
Un ambiente di lavoro sano
Che sul lavoro ci sia bisogno di impegnarsi e concentrarsi è assolutamente giusto ma quando i colleghi o i superiori travalicano quel normale rispetto che si deve all’individuo, ecco che le cose non vanno più bene. Quindi oggi è importante capire che la legge guarda con più attenzione alla salute psicofisica del lavoratore e gli offre delle concrete tutele. Tutto questo a beneficio del lavoratore ma anche del luogo del lavoro stesso, affinché sia salubre per tutti.