La possibilità di un crollo in borsa esiste sempre ma proprio in questo 2023 sono tanti gli allarmi che fanno temere che in borsa ci sia un vero e proprio tonfo.
Ma ultimamente sono proprio le mosse dei grandi fondi di investimento che stanno spaventando i risparmiatori e cerchiamo di capire il perché. I grandi fondi di investimento sono sempre dei sorvegliati speciali. Infatti molti ritengono che i grandi fondi di investimento abbiano grandi capacità di analisi e abbiano anche informazioni riservate che magari non trapelano ai più. Quindi quando i grandi fondi di investimento si muovono in maniera tale da apparire particolarmente cauti e difensivi ecco che i risparmiatori entrano comprensibilmente in allarme.
Per fare un esempio un grandissimo fondo di investimento immobiliare ultimamente ha reso più difficili i riscatti. Proprio questo ha fatto temere che la temuta bolla immobiliare possa stare per scoppiare. Ma anche tanti altri fondi di investimento hanno ridisegnato la mappa dei loro investimenti in maniera tale da far pensare che più che cercare di guadagnare nel 2023 vogliono semplicemente cercare di proteggersi da qualche dura batosta.
Quando i grandi fondi di investimento cominciano a muoversi in questa maniera difensiva ecco che la gente comincia ad avere paura. Effettivamente con il forte aumento dei tassi deciso dalle banche centrali la possibilità di un crollo in borsa diventa decisamente più concreta. Inoltre non dimentichiamo che per il 2023 è prevista anche una recessione economica e quindi la possibilità che la borsa possa avere un autentico crollo sicuramente non è da escludersi.
Ma mentre alcuni analisti temono un vero e proprio crollo, la maggior parte degli analisti prevede un 2023 grigio nel quale la borsa tendenzialmente sarà debole e volatile ma senza particolari crolli. Il fatto è che se la borsa dovesse avere un crollo non avrà questa volta il salvagente delle banche centrali.
Infatti le banche centrali sono impegnate in un aumento dei tassi e come più volte dobbiamo sottolineato sulle nostre pagine ben difficilmente farà marcia indietro sul cammino dell’aumento dei tassi per scongiurare il crollo. Quindi i fondi di investimento sanno benissimo che se ci dovesse essere un crollo in borsa questa volta non avranno la difesa delle banche centrali e questo logicamente non fa che aumentare la tensione sui mercati.
Quindi sono proprio i grandi fondi di investimento che oggi fanno paura non tanto per la loro tenuta intrinseca ma per i messaggi che sembrano lanciare ai mercati. Ma come dicevamo la grande domanda è crollo o protratta debolezza? E’ difficile rispondere ma forti timori sicuramente arrivano dall’inflazione e dalla situazione dei mutui in rallentamento un po’ in tutto il mondo.
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