Il Canone RAI sta per ritornare. Il nuovo anno non è ancora arrivato ma già si inizia a parlare dell’abbonamento tv. Vediamo come si paga e le due date utili per chi non lo pagherà.
Il 2022 ci lascerà tra poco con enormi problemi irrisolti, ma si cerca uno spiraglio di luce guardando all’ormai imminente 2023. Eppure quel che si riesce a scorgere del nuovo anno è soltanto uno dei più odiati balzelli: Il Canone RAI. Non si scappa perché con l’arrivo della prima bolletta elettrica del nuovo anno, già di per sé assai angosciante, alla medesima si aggiungerà la prima porzione del canone tv.
Ormai già da qualche anno bollette elettriche e canone tv viaggiano a braccetto. Così si fa presto a scovare gli evasori. Pertanto, come ogni anno, anche il 2023 si aprirà con il saldo più indigesto, anche se c’è chi, il prossimo anno, non pagherà alcun canone tv. Chi sono costoro e cosa dovranno fare per evitare la tassa?
Canone RAI 2023, non cambia nulla
Abita nelle case degli italiani dal 1938. Allora si riferiva soltanto alle radio poi la legge n.880 del 4 giugno 1938 riguardante la Disciplina degli abbonamenti alla radioaudizioni si è estesa al possesso di apparecchi televisivi ed in quel momento è nato il Canone RAI, un’imposta per tutti coloro che posseggo una tv. Dal luglio 2016 il canone si paga direttamente in bolletta grazie ad un decisione dell’esecutivo sotto la presidenza di Matteo Renzi. Per quanto riguarda la tassa di possesso della tv, poiché questo è sostanzialmente il Canone RAI, l’importo sarà sempre il medesimo, ovvero 90 euro che verranno addebitati sulle bollette della luce.
Ma perché si paga in bolletta? Perché si presume che chi è in possesso di un’utenza elettrica per la sua casa non possa non avere anche una televisione. Nel caso di fatturazione mensile saranno addebitati 9 euro su ciascuna bolletta nel periodo gennaio – ottobre. Nel caso invece di fatturazione bimestrale gli addebiti saranno pari a 18 euro, sempre nell’arco temporale gennaio – ottobre. Ricordiamo che il canone si inizia a pagare soltanto nel momento in cui si attiva l’utenza. Qualora l’utenza si attivasse soltanto a luglio del 2023, la somma da corrispondere per il pagamento del Canone RAI non sarebbe 90 euro, bensì 45 euro.
Ma ci sono anche coloro che non pagheranno il Canone RAI e cosa dovranno fare?
Ecco chi non paga
Sembra impossibile che all’interno di un’abitazione non vi possa essere una televisione, eppure può capitare. In questo caso, ovviamente, non vi sarà alcuna imposta da pagare. Per tale ragione chi ha la titolarità dell’utenza elettrica deve inviare all’Agenzia delle Entrate il modello di dichiarazione sostitutiva canone RAI. Occorre però prestare molta attenzione alle date. Infatti se la dichiarazione sostitutiva giunge all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2023 l’esonero dal pagamento dell’imposta tv sarà per l’intero anno.
Nel caso invece che la suddetta dichiarazione giunga a destinazione nel periodo compreso tra il 1° febbraio ed il 30 giugno 2023, l’esonero riconosciuto varrà soltanto per il secondo semestre 2023. La dichiarazione sostitutiva può essere inviata via Web, collegandosi con il sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite PEC (con firma digitale) all’indirizzo: cp22.canonetv@postacertificata.rai.it o in forma cartacea, mediante un plico raccomandato senza busta con copia documento d’identità da spedire a: Canone TV – c.p.22 Torino. Pertanto occhio alle date!