In Italia la natalità è bassissima. Recenti sondaggi hanno confermato che le coppie italiane non se la sentono di fare figli. Fare figli è un impegno enorme che dura per tutta la vita, ma come si possono mettere al mondo dei bambini in un paese che ha uno stato sociale che non garantisce assolutamente nulla?
Il lavoro in Italia è poco, precario e malpagato e se una famiglia finisce in difficoltà da oggi non ha più nemmeno la possibilità di avere il reddito di cittadinanza. Nei paesi progrediti del nord Europa lo stato sociale sostiene la famiglia e di conseguenza le coppie non hanno paura a mettere al mondo dei figli perché sanno che se dovessero finire in difficoltà lo stato le aiuta concretamente e non sono lasciate da sole. Tuttavia questo in Italia è un miraggio e quindi il governo Meloni si trova a dover combattere contro una natalità che oramai è bassissima.
Le coppie italiane preferiscono adottare un cane o un gatto che avere la tremenda responsabilità di un bambino, ma il governo di Giorgia Meloni ha deciso di affrontare con forza questa vera e propria emergenza sulla natalità. Adesso arriva un bonus dal 2.500 euro e vediamo di capire come funziona ma soprattutto che cosa vuole fare Giorgia Meloni per contrastare il calo demografico.
Aiuti sociali contro il calo demografico
Il calo demografico italiano è cominciato addirittura negli anni ’90. Ma poi è andato sempre peggiorando. Chiaramente con uno stato così avaro come il nostro di aiuti sociali le famiglie non se la sentono di prendersi l’enorme responsabilità di avere un figlio. Da questo punto di vista il governo di Giorgia Meloni si sta muovendo in una maniera che appare poco chiara. Infatti da un lato potenzia l’assegno unico universale ma dall’altro taglia il reddito di cittadinanza.
Aumentare l’assegno unico universale potrebbe essere anche una misura giusta ma il fatto è che il famoso aumento del 50% dell’assegno unico universale spetterà soltanto alle famiglie che abbiano un figlio entro il primo anno di età. Oppure questo aumento andrà a toccare anche le famiglie che abbiano tre figli ma con parametri molto particolari. Quindi in sostanza l’aumento dell’assegno unico universale anche del 50%, anche se in astratto è una misura molto buona, in concreto rischia di non arrivare praticamente a quasi nessuna famiglia.
Sostegni per chi fa i figli
Ma a pesare molto invece sulle famiglie è il taglio del reddito di cittadinanza. Infatti anche una famiglia che oggi non ha bisogno del reddito di cittadinanza sa bene che se dovesse finire in difficoltà non potrà avere nessun aiuto dallo stato visto che l’attuale Governo a chi è in difficoltà dice chiaro e tondo che si deve trovare un lavoro e se non se lo trova il problema è suo. Ma adesso arriva un bonus veramente clamoroso per tutte le famiglie che mettano al mondo un figlio.
Infatti se il problema della natalità è drammatico in tutta Italia in alcuni paesi in via di spopolamento lo è ancora di più. Proprio per questo tanti comuni italiani stanno erogando bonus molto forti per le famiglie che decidono di avere un figlio. A distinguersi da questo punto di vista il comune di Calvello. Infatti il comune di Calvello eroga ben 2.500 euro all’anno per i primi quattro anni di età del bebè.
Come funziona questo aiuto
Quindi in sostanza le famiglie residenti al Calvello che decidono di avere un figlio avranno complessivamente ben 10 mila euro spalmati in quattro anni. Oltre a risiedere in questo comune ci sono anche particolari paletti in merito a come si possono spendere questi soldi perché almeno la metà andranno spesi in esercizi commerciali locali. Ma come detto questo non è l’unico comune a mettere in campo questi aiuti.
