L’Italia ha il primato di spreco farmaci. Una spesa che costa svariati milioni di euro. Spunta una app per evitare tutto questo.
Lo spreco dei farmaci è senza dubbio una problematica seria che investe tutto il nostro Paese. I numeri fanno davvero rabbrividire. Si calcola infatti che lo spreco di medicine in Italia sia pari alla cifra astronomica pari a 2 miliardi di euro all’anno.
Un vero e proprio salasso se consideriamo che una parte di questi farmaci è mutuabile e quindi a carico delle casse dello Stato. Ogni anno gettiamo nel cestino della spazzatura, in media, un chilo di medicinali. Confezioni integre e mai aperte, acquistate con compulsione e finite negli armadietti fino alla scadenza: infatti il 40 per cento dei farmaci conservati dalle famiglie italiane ha superato il limite di validità. Le pillole che più sprechiamo, secondo i dati dell’Agenzia nazionale del farmaco, sono gli antibiotici, e a seguire gli analgesici, gli sciroppi, i farmaci per l’ipertensione e per lo scompenso cardiaco, gli antiaggreganti e gli anticoagulanti. Tutte medicine costose.
Come controllare la scadenza dei farmaci
Dare un’occhiata alla confezione dei nostri medicinali a casa è un’azione dunque fondamentale per capire quali vanno gettati e quali invece da tenere. Tuttavia sui farmaci scaduti ci sono vari studi in merito. Luca Pasina, capo del Laboratorio di Farmacologia clinica e Appropriatezza prescrittiva dell’Istituto Mario Negri Irccs, in una intervista rilasciata a Adnkronos Salute ha un po’ tranquillizzato coloro che sono più distratti sulle scadenze dei farmaci: “Non è che il giorno dopo la scadenza il farmaco può causare dei problemi o essere inefficace. Non ci si spaventi troppo. In letteratura non è riportato nessun caso di tossicità da farmaco scaduto. Quello che normalmente può succedere è che si perde efficacia. Ma, anche qui, tutti gli studi che hanno valutato questo aspetto hanno fatto vedere che per periodi anche molto distanti dalla data di scadenza questa cosa non si verifica”.
Spreco farmaci scaduti
C’è un dato che deve far riflettere tutti sullo spreco di medicine nel nostro Paese. Sono 1 milione e 300mila italiani che assumono regolarmente dei farmaci. Numeri alla mano, ciascuno di loro prende più di 10 medicine a testa. Una roba davvero incredibile. Per carità, nessuno vuole sostituirsi ai medici ed alle loro prescrizioni ma francamente un numero così elevato di medicine inizia ad essere preoccupante. Lo spreco dipende anche da questo. Dare medicine per ogni sintomo lieve di un paziente ingolfa sempre di più il sistema. C’è poi di mezzo anche l’aspetto economico. In passato sono stati denunciati medici che venivano pagati da case farmaceutiche le quali, previo compenso, obbligavano il dottore a prescrivere quella medicina per avere un ritorno economico. Una vera e propria tangente se vogliamo dirla tutta. Ad ogni modo per evitare sprechi è stata creata una applicazione denominata TT-No Waste che acquisisce i farmaci in via di scadenza per donarli a chi ne ha più bisogno tra privati ed associazioni no profit. Ricordiamo che in Italia non tutti possono permettersi di curarsi con farmaci non previsti dal Sistema Sanitario Nazionale. Con l’aumento dell’inflazione anche il prezzo dei prodotti farmaceutici ha subito un rincaro decisamente elevato. Salvaguardare il diritto evitando anche sprechi è un dovere.