La settimana corta è un po’ un sogno che si realizza per gli italiani e vediamo come questo sogno arriva nel nostro paese.
Il lavoro è una grandissima fonte di stress per gli italiani. Infatti molte molte delle patologie mentali che affliggono gli italiani sono in un modo o nell’altro legate al lavoro. Infatti oggi lavoro è una grandissima fonte di ansia perché spesso i contratti offrono ben poche garanzie e perché ci si trova a lavorare in un ambiente che non ha una reale dimensione umana.
Inoltre spesso i rapporti interpersonali sul luogo di lavoro non sono ispirati a principi realmente etici ed il calore umano spesso sono solo un vago ricordo. Ambienti di lavoro particolarmente duri ed asettici possono rendere la vita lavorativa un vero inferno, di conseguenza il lavoro è sicuramente una sorta di male necessario per gli italiani ma ora arriva anche in Italia la settimana corta.
Settimana corta pe non penalizzare troppo la vita familiare
Bisogna fare una precisazione quando si parla di settimana corta. Infatti per settimana corta si intende una settimana lavorativa di soli quattro giorni ma con uno stipendio esattamente uguale a quello che veniva percepito prima. In sostanza per il lavoratore si tratta di un vantaggio veramente imponente.
Infatti dal punto di vista economico al lavoratore non cambia assolutamente niente, ma i giorni per dedicarsi alla propria famiglia o anche semplicemente a riposo o ai propri hobby aumentano molto e questo va a vantaggio del lavoratore della sua famiglia ma anche del suo benessere mentale. Dell’introduzione della settimana corta, del salario minimo o del reddito di base ormai si parla di tanto tempo perché è chiaro che il mondo del lavoro è entrato in una fase realmente patologica e ha bisogno di strumenti nuovi per tornare ad essere qualcosa di sano.
Come funziona la novità della settimana corta in Italia
In Italia a fare da apripista sul fronte della settimana corta è proprio la Banca Intesa Sanpaolo. Intesa Sanpaolo è una grande banca italiana che nasce nel 2007 dalla fusione di altre due banche preesistenti. Intesa Sanpaolo dunque per il tramite del suo amministratore delegato Carlo Messina farà sapere proprio che l’istituto proporrà ai dipendenti del gruppo operanti in Italia questo innovativo modello organizzativo del lavoro che è proprio focalizzato su un maggiore equilibrio tra vita professionale e vita privata.
Questo dimostra sicuramente che la banca ha a cuore la salute e il benessere dei propri dipendenti. Tutto tutto avverrà su base volontaria quindi sostanzialmente il dipendente potrà scegliere se mantenere l’assetto lavorativo attuale oppure inaugurare l’assetto lavorativo più rispettoso del suo tempo libero.
Un mercato del lavoro che diventa più attento al lavoratore
Concretamente l’azienda propone ai dipendenti la possibilità di uno Smart Working fino al massimo di 120 giorni all’anno senza limiti mensili e con l’aggiunta anche di un buono pasto da €3 al giorno. Ma non è soltanto Intesa San Paolo a ragionare in questa direzione. Infatti nel mondo del lavoro ormai da tempo si parla di queste novità sul fronte lavorativo e la grande speranza di molti è che almeno il salario minimo o il reddito di base possano cominciare a vedere la luce anche nel nostro paese.