Per anni i titoli tecnologici sono stati la vera e propria gallina dalle uova d’oro dei mercati internazionali.
Soprattutto i titoli tecnologici degli Stati Uniti hanno macinato utili su utili. Le loro performance sono straordinarie e i loro fondatori spesso sono diventati delle vere e proprie star. I titoli tecnologici hanno rappresentato per tanti anni il vero e proprio paradigma del titolo che va sempre bene e che realizza grandi utili ma è anche in grado di staccare ricchi dividendi.
Proprio per questo tanti etf sono nati sul comparto tecnologico e hanno sempre offerto buoni rendimenti. I punti di forza delle azioni tecnologiche sono piuttosto evidenti. Le azioni tecnologiche vanno a colonizzare e alcune volte addirittura a creare, nuovissime fette di mercato in grande espansione.
La forza della tecnologia
Chi riesce a imporsi in nuove fette di mercato chiaramente può riuscire a crescere in maniera molto più forte rispetto a chi deve contendere mercati già saturi ad altri player. Marchi come Tesla, Apple, Facebook e tanti altri sono entrati letteralmente nell’immaginario collettivo e le loro performance borsistiche sono state sempre straordinarie. Il problema è che però da qualche mese il ricco mondo tecnologico americano e non solo americano comincia a scricchiolare.
La questione più spinosa è proprio una questione legata ad una ipotetica nuova bolla dei titoli tecnologici. Come è noto nel 2000 è scoppiata la famosa bolla delle dotcom ovverosia una bolla tremenda legata ad internet. Già nel 2000 infatti i titoli legati ad internet erano cresciuti in una maniera spropositata ma poi c’è stato il tremendo scoppio della bolla.
Un nuovo scoppio di bolla
Lo scoppio della bolla delle dotcom ha lasciato tantissime macerie e allora si disse che un fatto del genere non sarebbe successo mai più. Infatti la sovrastima esagerata di internet e delle nuove tecnologie legate al web era frutto di una ingenuità del momento e un fenomeno del genere non avrebbe dovuto mai più accadere.
Ma quello che sta succedendo oggi sui titoli tecnologici però sembra proprio un fatto piuttosto simile. Infatti le azioni tecnologiche oggi sembrano tremendamente sopravvalutate. I tassi a zero tenuti per troppo tempo dalle banche centrali hanno permesso il cosiddetto meccanismo del buyback.
Azioni sopravvalutate
Attraverso questo meccanismo un’azienda può acquistare le proprie stesse azioni e quindi farle crescere in una maniera che non è assolutamente illegale ma che rischia di innescare meccanismi non proprio sani. Molti oggi sostengono che la debolezza dimostrata da tante azioni tecnologiche sia niente altro che una avvisaglia di un possibile scoppio di una bolla nel settore tecnologico.
Ovviamente nessuno può sapere se questa bolla esista veramente oppure no ma il ragionamento che fanno molti è il seguente. Tanti anni di tassi a zero hanno probabilmente sopravvalutato le borse. Se le borse sono sopravvalutate i titoli che più sono stati sopravvalutati potrebbero essere proprio quelli tecnologici. Ecco perché molti ritengono una bolla sulle azioni tecnologiche estremamente probabili. Oggi come oggi le azioni tecnologiche sono guardate con un certo sospetto e gli etf tecnologici non appaiono più interessanti come in passato.