Spesso si fa una battuta sul Superbonus e si dice che è un cantiere aperto.
In effetti dal punto di vista normativo le novità sul superbonus non finiscono mai. Adesso le nuove proroghe fanno ben sperare sia le famiglie che anche le aziende del mondo dell’edilizia e vediamo che cosa sta succedendo. Da quando è arrivato il governo Draghi ma anche adesso col governo Meloni il superbonus 110% è entrato in una fase decisamente problematica.
Infatti le troppe truffe messe sul superbonus hanno spinto il governo e l’agenzia delle entrate a trattare con grande durezza questo incentivo al mondo dell’edilizia. Le truffe scoperte ormai rasentano i sei miliardi di euro e chiaramente il bonus oggi è guardato un grande diffidenza dall’esecutivo.
La novità sul Superbonus
Ma oltre al problema delle troppe truffe i bonus sugli immobili hanno costretto lo Stato ad erogare delle cifre veramente fortissime che poi in buona sostanza sono state percepite dalle famiglie più abbienti. Ben poche famiglie povere hanno richiesto il superbonus e bonus facciate e proprio per questo oggi queste misure vengono continuamente rimaneggiate perché appaiono dispendiose e anche assurde dal punto di vista sociale.
In particolare se il bonus facciate è arrivato praticamente al capolinea oggi l’attenzione si concentra molto proprio sul Superbonus 110%. In effetti per quello che riguarda il bonus 110%, è in dirittura d’arrivo la proroga al 31 dicembre del 2022 per quanto concerne la presentazione delle comunicazioni di inizio lavori asseverate ovverosia la famosa cilas.
Cilas e cessione dei crediti: le forti novità
Ma le novità non mancano nemmeno sulla questione sempre delicatissima e molto problematica della cessione dei crediti fiscali. Molti per parlare del superbonus tirano in ballo anche il Gattopardo per dire che cambia tutto perché tutto poi in realtà resti uguale e vediamo che cosa succede in particolare in questo caso.
Il governo italiano solo recentemente è riuscito a trovare un accordo per il mantenimento del superbonus al 110% per un altro anno. In sostanza Forza Italia vuole e probabilmente otterrà la proroga della cilas fino al 31 dicembre del 2022. Questo è molto importante perché per i condomini la proroga della cilas fino alla fine del 2022 consentirà di sfruttare l’aliquota del 110% per l’arco di tutto il 2023.
Ecco come continua e diventa anche più ricco ed utile
Con questo escamotage anche se il superbonus 110% avrebbe dovuto finire nel 2022 e scendere al 90% nel 2023 in realtà rimarrà inalterato anche per tutto il 2023 e quindi per lo stato continuerà l’esborso forte di soldi tolti dal reddito di cittadinanza e inviati nelle tasche sostanzialmente delle famiglie più ricche. Ma tra le novità del superbonus ci sono anche quelle della cessione del credito che molti ormai definiscono una vera e propria telenovela.
In effetti la sessione del credito è davvero una telenovela perché le modifiche non finiscono mai. Le cessioni del credito salgono da 4 a 5 in modo tale da rendere meno complesso cedere il credito, tra l’altro arriva anche la possibilità dei prestiti ponte per quanto riguarda i crediti edilizi.
Le conseguenze delle discussioni interne al governo
In sostanza stando quanto sostengono alcuni osservatori del mondo politico, se la Meloni voleva operare una forte stretta sul bonus casa ritenendolo decisamente poco utile Lega e Forza Italia invece ritenevano di fare un miglior servizio a loro elettorato di riferimento lasciando inadeguato questo bonus e quindi sostanzialmente sul Superbonus dopo tante polemiche e tante apparenti modifiche almeno per un anno cambia poco o nulla anzi la normativa attuale sulla cessione dei crediti decisamente appare più amichevole rispetto a quella disegnata dal governo Draghi.