I mutui stanno diventando un vero incubo per le famiglie perché da quando la Banca Centrale Europea ha cominciato la sua durissima stretta dei tassi chiaramente per le famiglie che stanno acquistando la casa col muto i motivi di ansia non mancano.
La Banca Centrale Europea sta aumentando continuamente il costo del denaro. Questi possono sembrare discorsi molto astrusi e di solito le famiglie non si interessano quello che fa la banca Centrale Europea. Purtroppo però quando la banca Centrale Europea aumenta i tassi in maniera veramente forte come sta facendo oggi questo significa che i mutui e i prestiti diventano molto più cari.
La BCE è aumentato i tassi in modo veramente drastico perché ormai l’inflazione è a circa l’8% in tutta Europa. Quindi secondo gli esperti l’aumento del tasso per i mutui e per i prestiti va proprio verso il 6%. Quindi se gli esperti sono ormai sicurissimi che il tasso andrà verso il 6%, non è ancora chiaro quando questo succederà.
La rata aumenta sempre a causa della BCE
In sostanza il tasso passa dal 2% del 27 ottobre al 2,5 per cento del 15 dicembre 2022. Ma in realtà è la stessa federazione autonoma bancaria italiani a stimare la stangata sui tassi per i finanziamenti proprio verso il 6%. L’Associazione dei bancari lo riferisce proprio al sole 24 ore. Quindi i tassi verso il 6% potrebbero arrivare già da gennaio. La mazzata più grossa sarà proprio per chi ha il mutuo a tasso variabile.
Infatti il mutuo a tasso variabile ovviamente si ritroverebbe con una penalizzazione logicamente più forte. I mutui ventennali sono passati dal 2,36%, al 2,54%, mentre i mutui trentennali sono passati dal 1,95%, al 2,14%. Ma a fare davvero paura è l’assoluta convinzione della banca Centrale Europea di dover continuare ad aumentare i tassi.
Cosa conviene fare visto che i rialzi sono continui
Secondo gli esperti chi oggi volesse stipulare un mutuo a tasso variabile dovrebbe pagare una rata che è cresciuta del 39%. In sostanza questi aumenti della banca Centrale Europea si stanno ripercuotendo con grandissima durezza sul mercato dei mutui. Ma c’è anche un’altra questione che gli esperti sottolineano con forza.
Se infatti l’inflazione fosse stimata in diminuzione la banca Centrale nei prossimi mesi potrebbe anche tornare sui suoi passi e abbassare di nuovo i tassi. Quindi la stangata ci sarebbe soltanto su poche rate del mutuo ma poi sostanzialmente rientrerebbe. Invece il problema vero è che l’inflazione è prevista in aumento nel 2023 e questo significa che la stangata sui mutui e sui prestiti probabilmente continuerà a diventare sempre più dura. Questo chiaramente per le famiglie è un ulteriore motivo di ansia e di apprensione ma purtroppo secondo secondo gli esperti del mondo dei mutui questo è proprio lo stato attuale delle cose.