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Libretti postali: ricco bonus ma per milioni di utenti scatta la chiusura “incubo 2023”

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Salvatore Dimaggio

I libretti postali sono tornati di gran moda ultimamente e questo tipo di strumento di risparmio che magari appariva un po’ vecchio oggi invece viene premiato fortemente dagli utenti.

I libretti postali tornano di gran moda anche perché erogano premi e bonus ma non bisogna neanche dimenticare che sui libretti postali dal 2023 arriva una forte scure da parte di poste italiane e tanti possono essere chiusi. Poste italiane ha visto un fortissimo interesse sui suoi libretti postali quest’anno.

Volto sorridente e volto triste
Libretti postali dormienti (I Love Trading)

Il fatto è che il costo dei conti correnti è aumentato nell’arco del 2022 veramente tantissimo. Quindi coi conti correnti che diventano sempre più cari ecco che i libretti postali diventano decisamente convenienti. Tra l’altro oggi c’è anche il libretto postale Smart che consente di avere tutte le funzionalità del libretto postale ma comodamente dal computer di casa oppure dall’applicazione del cellulare.

Tante novità positive ma anche l’incubo della chiusura

Quindi con il libretto postale Smart si avranno tutte le normali funzioni dell’home banking comodamente come se si trattasse di qualsiasi altro conto corrente ma con prezzi decisamente più bassi. Tra l’altro il libretto postale Smart ha anche la sua card che permette di fare acquisti e anche prelievi. Ma per chi è titolare di libretto c’è un’operazione da fare entro aprile che diventa assolutamente necessaria perché in molti casi se non si compie quell’operazione le conseguenze possono essere veramente pesanti.

Questo problema non riguarda soltanto i moderni libretti postali Smart ma riguarda qualsiasi tipo di libretto anche se fosse stato messo in campo decenni fa. In Italia girano un numero abnorme di libretti postali. Infatti sono decenni che gli italiani aprono libretti postali ma il problema è che spesso poi se ne dimenticano.

Attenzione a cosa controllare sul sito e cosa fare subito

Se un libretto postale è stato aperto decenni fa o anche solo se è stato aperto dieci anni fa e un po’ difficile che il titolare si ricordi di stare dietro al suo libretto. Anche perché c’è la convinzione molto diffusa che il libretto postale sia una specie di vera e propria cassaforte garantita dallo stato e quindi che una volta che i soldi sono sul libretto ce li si può anche dimenticare.

Qui c’è un errore molto profondo. E’ vero che i soldi che sono sul libretto non si possono perdere perché sono garantiti dallo stato. Questa è la vera forza dei libretti postali di poste italiane. Infatti mentre una banca può fallire, i soldi garantiti sulle poste sono garantiti proprio dallo stato italiano e quindi tutti i soldi che si trovano sul libretto postale sono sempre al sicuro.

Ecco le cose importanti da fare e la normativa

Tuttavia anche per i libretti postali vale la normativa per i conti dormienti. La normativa per i conti dormienti dice che se su un conto ma anche sul libretto postale non si fanno operazioni per 10 anni il conto va in blocco e si perdono i soldi versati sul conto. Proprio sul sito delle poste italiane è presente l’elenco dei libretti postali dormienti. Se uno dei propri libretti postali compare nell’elenco dei libretti postali dormienti bisognerà andare alle poste entro il 2 aprile 2023.

Libretti postali in pericolo
Libretti postali in pericolo / I Love Trading

Non c’è bisogno di fare nulla di speciale per riattivare il libretto postale dormiente. Anche solo un piccolo versamento o un piccolo prelievo sarà comunque sia un’operazione che farà ripartire il timer dei famosi 10 anni. Quindi in realtà la cosa fondamentale per il non perdere i soldi sui libretti è quella di fare un’operazione anche assolutamente banalissima ogni 10 anni. Ma la cosa da fare subito se si hanno dei libretti è andare sul sito delle poste e controllare questo famoso elenco di libretti postali dormienti. Se il proprio dovesse comparire bisognerà immediatamente recarsi all’ufficio postale e seguire la procedura guidata dall’operatore.

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