La presentazione della documentazione per la cessione del credito del Bonus energia deve essere fatta entro tempi brevi. Il bonus energia è uno dei non abbastanza modi con cui un contribuente può tenersi parzialmente al sicuro dall’aumento spaventoso del costo dell’energia in casa. Perderlo potrebbe essere un gravissimo danno per se stessi. Come detto, tuttavia, rimane pochissimo tempo.
Dal momento dello scoppio della guerra in Ucraina abbiamo sempre più imparato a convivere con lo spettro del caro energia. L’aumento esponenziale del costo dell’energia elettrica e del gas ha segnato quest’ultimo anno e non accenna ad arrestarsi neanche l’anno prossimo. Per questo motivo c’è un fortissimo bisogno di denaro e aiuti di ogni genere da parte dello Stato. Aiuti che potrebbero arrivare con il bonus energia del 2023, ma c’è un problema.
La presentazione della documentazione necessaria per la cessione del credito d’imposta del bonus energia deve essere effettuata entro il 21 dicembre 2022. Mancano quindi pochissimi giorni prima della chiusura delle possibilità per le imprese di accedere ad un impostantissimo bonus di questo periodo. Il Bonus si chiuderà mercoledì prossimo e tutti coloro che non saranno riusciti ad accaparrarselo dovranno affrontare da soli l’enorme tempesta che li aspetta all’entrata nel nuovo anno, con ancora la guerra in corso e gli aumenti delle spese che avazano.
Chi può prendere il bonus energia?
Il bonus energia a cui si fa riferimento è il bonus pensato per imprese, sia gasivore che non gasivore, nonché per le imprese agricole e ittiche. Tutte le imprese del nostro paese sono state colpite duramente dall’aumento del prezzo del gas. Molti settori sono stati messi in fortissima crisi dall’impossibilità di far funzionare i loro mezzi di produzione a causa dell’altissimo costo dell’energia. In particolare quelle industrie considerate gasivore, cioè che hanno bisogno di un quantitativo superiore di energia per funzinare, hanno subito una forte penalità. Si pensi all’industria della ceramica o del metallo, che per lavorare le proprie materie prime ha bisogno di forni ad altissima temperatura, tanto che non possono essere mai completamente spenti.
Il bonus energia per le imprese agricole e ittiche si riferisce agli acquisto del terzo trimestre del 2022 e si riferisce non soltanto alle spese di elettricità e gas, ma anche del carburante per i messi. Questo vale a maggior ragione per le aziende agricole e di pesca, che spendono moltissimo in carburante per i mezzi agricoli e le barche. L’estensione del credito d’imposta al terzo trimestre del 2022 è stato concesso tramite il provvedimento del 6 ottobre.
Altri modi per ricevere il bonus energia
In alternativa alla richiesta della cessione del credito d’imposta, è possibile ricevere il bonus energia anche tramite compensazione con il modello F24. Anche questo metodo è stato introdotto con il provvedimento del 6 ottobre e permette alle imprese agricole e di pesca presentando l’apposito modello entro e non oltre il 31 dicembre 2022. Queste scadenze, inoltre, valgono pure per i cessionari dei Bonus ricevuti. Quindi, la compensazione con F24 da effettuarsi sempre entro il 31/12/2022 per i crediti di imposta ceduti da imprese ittiche e da quelle agricole. E compensazione fiscale con il modello F24, entro il 31 marzo del 2023, per tutti gli altri crediti di imposta.