Lo stralcio delle cartelle esattoriali aveva fatto tirare un sospiro di sollievo a tantissime famiglie italiane.
Infatti non si contano le famiglie italiane che hanno pendenze nei confronti del fisco. Il fisco italiano è sempre più duro ma oggi d’altra parte le famiglie e le imprese sono sempre più spesso impossibilitate a pagare. Sono tantissime le tasse per le quali le famiglie e le imprese si trovano in difficoltà. L’IMU è una stangata pesantissima.
Pensiamo che per esempio specialmente al sud l’IMU si paga anche sui terreni edificabili che si trovano in paesi spopolati e che sono completamente invendibili. Una stangata annuale che pesa tantissimo su famiglie che spesso non hanno la possibilità di pagare. Ma ovviamente sono tantissime le tasse che mettono in difficoltà le famiglie e quindi una cancellazione automatica delle cartelle esattoriali per quello che riguarda molte tasse sembrava veramente un grandissimo regalo ma cerchiamo di capire che cosa sta succedendo.
In un primo tempo si era detto che le cartelle esattoriali di molte tasse che fossero state in riscossione dal 2000 al 2015 ma soprattutto che fossero state di importi inferiori ai €1000 sarebbero state cancellate automaticamente. Tuttavia l’iter di questa bella proposta è diventato molto più complesso del dovuto ed oggi questa cancellazione automatica non ci sarà. Si tratta di una brutta doccia fredda per milioni di Italiani ma cerchiamo di capire che cosa sta succedendo.
Tantissimi italiani erano stati contenti di questo stralcio anche perché avveniva su tante multe automobilistiche che gli italiani sarebbero stati ben contenti di non pagare più. O meglio, per essere precisi avveniva sulle cartelle derivanti da queste multe automobilistiche.
In definitiva oggi si è capito che la decisione sullo stralcio o meno di queste cartelle spetterà proprio agli enti locali. Infatti la bozza di un emendamento alla manovra che fa parte proprio del pacchetto da inviare alla commissione bilancio sottolinea proprio questo. Questo emendamento che si trova nella bozza cambia tutto per quello che riguarda lo stralcio delle cartelle. Infatti innanzitutto secondo quanto prevede questo emendamento lo stralcio slitta di due mesi.
La scadenza non è più il 31 gennaio ma diventa il 31 marzo 2023. Ma soprattutto sullo stralcio della cartella decidono gli enti locali. Infatti le multe stradali ma anche tanti tipi di imposte come per esempio l’IMU sono imposte che vanno ad arricchire le casse degli enti locali.
Proprio per questo il Governo non si sente in diritto di stralciare automaticamente tutte quelle cartelle che poi andrebbero a pesare sul bilancio degli enti locali. Quindi se in un primo tempo lo stralcio delle cartelle era apparso qualche cosa di automatico per tutte quelle cartelle sotto i €1000, oggi invece si capisce che lo stralcio non sarà assolutamente automatico proprio perché se il tributo da cui deriva la cartella è di un ente locale sullo stralcio deciderà proprio tale ente.
Quindi gli italiani dovranno effettivamente informarsi su qual è l’ente locale da cui deriva la cartella che avrebbero dovuto pagare e che cosa ha deciso in merito allo stralcio. In parole semplici se l’ente locale è favorevole allo stralcio, lo stralcio ci sarà ma se non è favorevole allo stralcio questo purtroppo non ci sarà e la cartella sarà comunque sia da pagare.
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