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Bonus primo figlio 600€: aiuto sorprendente ai genitori, lo puoi già chiedere

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Stefano Vori

Un Bonus primo figlio da 600 euro. Proseguono, senza sosta, in tutte le regioni d’Italia, le iniziative a sostegno delle coppie che hanno avuto figli nel 2022.

L’Italia è un paese che sta, inesorabilmente, e da tempo, invecchiando troppo velocemente. Occorre intervenire in maniera rapida, perché domani potrebbe essere già troppo tardi. E dove non si arriva con decisioni prese dal governo centrale, ci pensano le amministrazioni locali che hanno sotto gli occhi, ogni giorno, le conseguenze drammatiche della denatalità.

Coppia felice con bimbo
Bonus primo figlio (I Love Trading)

E sono proprio le amministrazioni locali, quelle che guidano i piccoli centri sparsi su tutto il nostro territorio ad assurgere a ruolo di protagoniste in questo periodo così complicato. Da loro partono progetti ed iniziative a sostegno delle coppie che decidono di “regalare”, a loro stessi ed alla comunità, nuove vite.

Bonus primo figlio, la luce contro il buio

I tempi sono quelli che sono. Da quasi dieci mesi una stupida guerra, (perché esistono le guerre intelligenti?), sta seminando morte, distruzione, disperazione in uno Stato a pochi minuti di aereo da noi. La crisi energetica, e poi economica, derivate, in gran parte, da quel conflitto stanno complicando i piani esistenziali di imprese e famiglie. Il Natale sta per arrivare. Il suo senso più profondo è in un luogo e in una data di nascita. Cosa c’è di più bello e desiderabile in un tempo così buio che desiderare di vedere il volto di un neonato che riporti finalmente la luce lì dove vi è soltanto oscurità?

L’Assegno unico universale è una misura importante a sostegno delle famiglie con figli ma, a volte, c’è bisogno di fare, e di dare, qualcosa in più. Ecco quindi che sono le amministrazioni locali a fare un ulteriore passo in avanti a favore delle coppie che hanno figli. Vi è una regione, la Sardegna, che ha reintrodotto il bonus bebè. Non è valido per tutte la famiglie ma soltanto in determinate zone deve sussiste il grave problema dello spopolamento. La regione infatti sta mettendo in campo una serie di provvedimenti per contrastare lo spopolamento nei Comuni con meno di 3000 abitanti.

Un impegno economico importante, che mette sul piatto oltre 7 milioni di euro da destinare come sostegni alle famiglie nel 2022. Una misura che permetterà alle famiglie di ricevere un bonus per ciascun figlio nato o adottato nel 2022. Il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha annunciato che saranno 275 i Comuni sardi con meno di 3000 abitanti che rientreranno nel progetto. Quali le specifiche di questo bonus e chi ne può fare richiesta?

Il Bonus bebè introdotto in Sardegna

Come detto il bonus bebè introdotto in Sardegna rientra in un piano di misure a più ampio raggio che intendono contrastare lo spopolamento nei Comuni con meno di 3000 abitanti. Pertanto non tutti potranno richiedere tale bonus, ma soltanto coloro che vivono, o intendono trasferirsi in uno dei comuni più piccoli della regione.

Per tale motivo il bonus bebè potrà essere richiesto da nuclei familiari in cui sia nato, sia stato adottato o sia in affido pre – adozione, un figlio nel 2022, da nuclei familiari residenti o che si trasferiscono in comuni della Sardegna che abbiano una popolazione inferiore ai 3000 abitanti e da nuclei familiari composti anche da un solo genitore.

Neonato che dorme
Bonus primo figlio (I Love Trading)

In questi casi il bonus bebè erogato è pari ad euro 600 per il primo figlio e ad euro 400 per ogni figlio successivo al primo. Misure che saranno erogate fino al compimento del quinto anno di età. Il bonus bebè, infine, potrà essere richiesto al Comune di residenza, anche se al momento non vi sono indicazioni più dettagliate riguardo la modalità di inoltro delle domande.

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