Bonus bebè ed i continui incentivi a favore della natalità. Le linee guida del governo di Giorgia Meloni si estendono sempre più sull’intero territorio nazionale.
Nascere per rinascere. Occorre rilanciare le nascite. Il governo, nato dalla coalizione di centro – destra, vittoriosa alle ultime elezioni politiche del 25 settembre scorso, ha fatto della famiglia, e delle tematiche ad essa collegate, il nucleo centrale delle sue politiche sociali. Il bonus bebè è soltanto una delle iniziative che perseguono tale fine.
E sul nostro intero territorio si susseguono le proposte volte a premiare chi, in un momento di crisi così pesante, ha voluto comunque lanciare un messaggio di speranza mettendo al mondo una nuova vita. E, da qualche parte, c’è anche chi ha offerto un bonus ricchissimo. Dove?
Bonus bebè, una reazione alle crisi
Sembra quasi una sfida a “singolar tenzone” quella lanciata dalla premier Giorgia Meloni e dal suo governo alle diverse crisi che attanagliano il nostro paese, e non soltanto. Quasi non bastassero una guerra ad “un tiro di schioppo”, detto senza alcuna ironia, dal nostro paese, una crisi energetica che ha portato al salasso famiglie ed imprese per via di bollette dagli importi astronomici, un’inflazione che non si registrava così alta da quarant’anni, di nostro aggiungiamo qualcosa che attiene specificamente a noi: La denatalità.
Da anni nel nostro paese non si nasce più. Coloro che ci salutano per sempre non sono sostituiti, quantitativamente. Il paese è sempre più vecchio, con tutte le conseguenze, negative, che tale situazione comporta naturalmente. E allora occorre fare qualcosa per smuovere le acque, far in modo che coloro che vorrebbero avere figli ma che sono, giustamente, preoccupati a causa del momento storico che stiamo vivendo, abbiano più fiducia nel futuro prossimo, del loro e, soprattutto, dei loro figli.
Giorgia Meloni del tema della famiglia, dei figli, della loro tutela e messa in sicurezza ne ha fatto il suo mantra. Dal suo governo arrivano continui messaggi in tal senso, basti pensare all’Assegno unico universale, misura creata appositamente per i nuclei familiari con figli, che il nuovo esecutivo intende rafforzare ulteriormente aumentando gli importi d elargire alle famiglie. E’ la sfida che la premier ha lanciato alle tante, e diverse crisi, che affliggono il nostro paese.
Nuove vite, segno di un paese vivo e che ha fiducia nel domani. Come il comune di Calvello…
Ed il suo bonus da 2500 euro!
Calvello è un piccolo centro in provincia di Potenza, in Basilicata. Meno di 1800 abitanti ed uno dei borghi più belli d’Italia. L’amministrazione di questo piccolo centro ha lanciato un grande segnale. Per frenare il fenomeno sempre più grave della denatalità, ancora più evidente in un piccolo centro, si è deciso di investire una somma molto importante, 10000 euro, per tentare di invertire una rotta che potrebbe portare ben presto alla scomparsa del comune stesso.
La misura prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, al compimento del 1° anno di vita venga corrisposto un sostegno pari a 2500 euro l’anno per quattro anni. L’iniziativa si lega a doppio filo con le altre due denominate Nasci a Calvello e Spendi a Calvello, per cui il 50% della somma erogata dovrà essere spesa presso gli esercizi commerciali del paese stesso. Nascere per rinascere. E non morire.