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Bonus affitto: che mazzata, cancellato con RdC, come conservarlo e nuova normativa “assurdo”

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Stefano Vori

Bonus affitto, cambiano le regole. Con la lenta uscita del reddito di cittadinanza anche la misura dell’affitto verrà cancellata. Cosa fare?

Lavori in corso nell’esecutivo di governo presieduto da Giorgia Meloni. La Legge di Bilancio 2023 deve essere approvata entro il 31 dicembre 2022 ma ancora sono tanti i tasselli da sistemare. Il tempo stringe e si sa come la fretta sia una cattiva consigliera. Può diventare addirittura nefasta quando le risorse sono poche e si devono ottimizzare al massimo grado.

Giorgia Meloni
Bonus affitto (I Love Trading)

Tra i temi “caldissimi” vi è sempre il reddito di cittadinanza. Una misura complessa sia per quanto riguarda il gran numero di percettori, e le differenze sostanziali presenti al suo interno, sia per gli effetti collaterali che la chiusura definitiva del sostegno alla povertà ed all’inclusione voluto dal Movimento 5 Stelle comporterebbe quasi a cascata. Tra questi spicca, senza alcun dubbio, il Bonus affitto. Che ne sarà di questo bonus?

Bonus affitto addio e dopo che succede?

E’ una misura che la premier Giorgia Meloni non vede l’ora di defenestrare. La sua intolleranza al reddito di cittadinanza è quasi paragonabile a quella che prova nei confronti della forza politica che l’ha voluta a tutti i costi: Il Movimento 5 Stelle. Non vede l’ora di sbarazzarsene, ma deve procedere lentamente, perché trattasi di una misura complessa che, al di là dei singoli giudizi, ha anche rappresentato per tanti l’unica fonte di sostentamento.

Ma la macchina si è già messa in moto ed il 2024 è stato già ufficialmente nominato come l’anno che vedrà la definitiva scomparsa della misura pentastellata. In questo squarcio di 2022 si sta decidendo cosa resterà del reddito di cittadinanza per il 2023. La sua programmata uscita di scena porterà inevitabili conseguenze per coloro che hanno percepito fin qui il sostegno. Per i 2/3 dei percettori del reddito, ovvero persone con disabilità o nuclei familiari con anziani, minorenni o persone in difficoltà non cambierà ASSOLUTAMENTE nulla.

Le cose cambieranno, e tanto, per il restante terzo ovvero gli occupabili. Nel 2023 per loro rimarranno al massimo otto erogazioni del reddito, si parla addirittura di sette ed insieme alla riduzione delle ricariche sparirà anche tutto il contorno di sostegni direttamente legati alla norma tanto cara a Beppe Grillo ed al suo movimento, ovvero il Bonus affitto. Cosa succederà adesso?

Un nuovo progetto per combattere la povertà

E’ questo l’obiettivo dichiarato delle politiche sociali dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Sostituire il reddito di cittadinanza con un nuovo progetto per combattere la povertà e favorire l’inclusione ma che sia sostanzialmente diverso dalla misura pentastellata. Intanto l’addio al bonus affitto ha già allarmato i sindacati, che gridano allo scandalo.

Il sostegno prevede un importo da elargire alle famiglie pari a 280 euro per coloro che hanno redditi minimi. Per questi nuclei familiari la cancellazione del bonus sarebbe nefasta poiché non riuscirebbero più ad onorare il canone d’affitto e comporterebbe, sempre secondo i sindacati, un’enorme numero di morosi che rischierebbero poi lo sfratto. Una conseguenza drammatica che andrebbe a colpire le fasce di reddito più basse.

Casetta
Bonus affitto (I Love Trading)

Sostituire il reddito di cittadinanza è una priorità del nuovo esecutivo che, però, deve prestare la massima attenzione, soprattutto in un periodo di emergenza economica come quello che stiamo vivendo, alle conseguenze sociali di scelte troppo drastiche, e forse troppo ideologiche, senza avere valide alternative tra le mani.

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