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Pensioni: clamoroso dietrofront governo, niente aumenti a gennaio, confusione e proteste

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Stefano Vori

Pensioni, dal governo presieduto da Giorgia Meloni non giungono buone nuove. Eppure avevano detto che…

Lo speravano, lo attendevano. I pensionati italiani si auguravano di trovare sotto l’albero di Natale un piccolo dono. Sognavano un aumento, anche minimo, della loro pensione ma, al momento, questa decisione da parte dell’esecutivo di Giorgia Meloni è stata procrastinata a data da destinarsi.

Maurizio Landini
Pensioni (I Love Trading)

Le promesse erano state altre, a cominciare da Silvio Berlusconi che parlava di pensioni minime a 1000 euro. Ora è il momento di incassare uno stop. Momentaneo? Ma forse non per tutti si tratta di un vero stop. Per qualcuno la buona notizia potrebbe arrivare proprio in extremis. Quale buona notizia e per chi?

Pensioni, quello che i politici non dicono

Per i pensionati italiani non arrivano buone notizie. Speravano che con la chiusura di questo anno da dimenticare, il nuovo si aprisse con qualche novità positiva, magari un aumento delle pensioni. Sono, senza alcun dubbio, la categoria che sta soffrendo di più questa crisi. I pensionati, e quando parliamo di pensionati ci riferiamo esplicitamente alla maggior parte di loro, ovvero coloro che percepisco mensilmente una cifra inferiore a 1000 euro, tra caro –  bollette ed inflazione che aumenta continuamente i prezzi dei beni di prima necessità, senza mai dimenticare le spese per farmaci e cure mediche, si attendevano qualcosa da un governo che aveva fatto ben altre promesse.

Ora tutto si complica. I tempi che viviamo non sono affatto facili e nulla lascia presagire che la crisi abbia le ore contate. Anzi. Il governo della premier Giorgia Meloni aveva annunciato che gli aumenti delle pensioni erano un atto necessario in virtù di un’inflazione, prossima ormai al 12%, che in pochi mesi ne ha bruciato buona parte del potere di acquisto. Ed invece dall’INPS è arrivato un chiaro segnale di stop agli aumenti ipotizzati per il nuovo anno. Il 31 dicembre è l’ultimo giorno per l’approvazione della Legge di Bilancio, che renderà tutto ufficiale e decisamente più chiaro.

Nonostante queste nuvole che si sono improvvisamente addensate sul futuro dei pensionati e sulle loro retribuzioni, qualcosa sembra comunque muoversi. Una piccola luce che andrà ad illuminare, fievolmente, alcuni pensionati ma che può essere un messaggio di speranzosa fiducia per tutti gli altri. Di quale piccola luce stiamo parlando e chi riguarderà?

Un piccolo segnale di speranza

Eppur di muove. A quanto è dato sapere da fonti vicine all’esecutivo di Giorgia Meloni, la maggioranza di governo ha raggiunto l’accordo riguardo l’aumento delle pensioni minime per gli over 75. Grazie ad un emendamento dell’esecutivo che sarà pronto a stretto giro di posta, questa modifica sulle pensioni minime sarà inserita nella nuova manovra. All’interno della Legge di Bilancio 2023 figura nel testo un aumento delle pensioni minime  per  tutti i pensionati.

Pensionato
Pensioni (I Love Trading)

Cosa comporterà concretamente questo aumento delle pensioni minime per gli over 75? Oggi la pensione minima è pari a 525,38 euro. A questo importo verrà applicata sia una rivalutazione del 7,3% che la farà salire a 563,73 euro, sia un’ulteriore maggiorazione dell’1,5% che farà si che l’importo finale raggiunga i 572,18 euro. Siamo davanti ad un importo che è poco più della metà in riferimento a quanto promesso da Silvio Berlusconi: TUTTE le pensioni minime a 1000 euro. E’ vero che siamo soltanto all’inizio, ma è vero anche che siamo ancora lontanissimi.

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