La scelta cinese di smettere di contare i morti di covid sta spaventando tanto le borse che anche i paesi occidentali.
Una nuova tremenda ondata di covid ha invaso purtroppo la Cina. Lunedì la banca Centrale cinese ha iniettato una grande quantità di liquidità nel sistema. Questa mossa repentina della banca centrale cinese è stata interpretata da molti analisti come l’ennesima conferma che il covid è tornato nuovamente a fare paura a Pechino.
Si dice che il personale di un crematorio di Pechino abbia cremato 30 vittime di covid in un solo giorno la scorsa settimana e a riportarlo è proprio il Financial Times. L’idea generale è che il governo cinese stia ampiamente nascondendo i numeri di una nuova clamorosa e colossale ondata di covid che potrebbe letteralmente travolgere la Cina e poi a cascata tutto il pianeta.
Una nuova ondata che fa paura
Questo vorrebbe dire che se la pandemia di covid ci sembrava ormai un qualche cosa da cui essere fuori, i numeri che vengono dalla Cina ci dicono che assolutamente non è così. La risposta delle borse non si è fatta attendere e infatti i listini asiatici sono andati in rosso. Il problema è che la Cina oggi a molti osservatori internazionali appare decisamente poco trasparente.
L’idea generale è che il paese del dragone sia alle prese con un’ondata di covid veramente mastodontica ma che non consenta agli altri paesi di prendere le dovute contromisure proprio perché non comunica i dati in modo chiaro. Molto probabilmente in realtà il governo di Pechino sta monitorando con grandissima attenzione questo vero e proprio nuovo allarme ma semplicemente non lo comunica agli altri paesi e questo non può che creare apprensione ed allarme.
Una emergenza vera ma stavolta le banche centrali possono fare poco
Se i numeri del covid fanno paura chiaramente a fare ancora più paura è l’ipotesi di un nuovo lockdown. Il disastrato tessuto economico italiano ma anche globale non reggerebbe ad un nuovo lockdown e la recessione che ne deriverebbe sarebbe veramente spaventosa. Tuttavia questa volta le banche centrali non potrebbero di nuovo riportare i tassi a zero per salvare la situazione perché l’inflazione è al 12% e quindi persino le banche centrali avrebbero le armi spuntate.
Quindi se la nuova tremenda ondata di Covid Cinese dovesse postare al riproporsi di uno scenario simile a quello del 2020 con crollo spettacolare in borsa stavolta il rimbalzo non ci sarebbe. Infatti nel 2020 il rimbalzo lo hanno permesso le banche centrali portando i tassi a zero con una mossa esplosiva e senza precedenti. Ma stavolta i tassi sono già bassi e soprattutto c’è l’inflazione da dover domare.