Arrivano brutte notizie per quello che riguarda la pensione sociale.
Questo è un po’ un paradosso perché in campagna elettorale era tutto stato un grande parlare di un aumento delle pensioni e di come le pensioni sarebbero presto diventate più ricche. Queste pensioni sociali più ricche non si sono viste ma in realtà adesso arriva anche il rischio di perdere questo trattamento così importante per tanti Italiani.
Innanzitutto rischia di perdere la pensione sociale l’invalido che non presenti la nuova documentazione ma purtroppo, il caso ovviamente non è soltanto questo. Difatti la pensione sociale è una misura estremamente importante per quello che riguarda lo stato sociale Italiano. La pensione sociale vive di un grandissimo paradosso. Da un lato è una misura importantissima ma dall’altro effettivamente la pensione sociale è proprio un trattamento che eroga importi troppo bassi.
Proprio per questo le polemiche attorno a questo trattamento INPS non mancano mai. Il fatto è che per avere diritto all’assegno sociale bisogna soggiornare in modo continuativo in Italia da almeno dieci anni. Invece se si sono periodi all’estero superiori ai sei mesi l’assegno sociale non spetta. Su questo discorso c’è proprio la nuova circolare INPS numero 131 del 2022.
Questa circolare è particolarmente preziosa perché non soltanto stabilisce i limiti relativi all’assegno sociale ma offre anche i chierimenti a lungo richiesti sul diritto alla maggiorazione e sull’annosa questione dei limiti di reddito che tra l’altro l’anno prossimo vengono anche aggiornati a causa della perequazione. Quindi con l’aggiornamento dei limiti di reddito alla perequazione, cambiano proprio i requisiti reddituali per non perdere l’assegno mensile da parte dell’INPS.
Dunque la nuovissima circolare dell’INPS da pochissimo pubblicata e che è stata ampiamente ripresa dai siti specialistici, va proprio a sottolineare che l’istituto stesso non offre nessun criterio sulle modalità di verifica del soggiorno in Italia e non chiarisce nemmeno quali sono le ipotesi in cui questa continuità del soggiorno deve considerarsi interrotta.
Insomma è tutto molto più complesso e contorto di quanto non sembri ma poi il danno è proprio per chi beneficia di questo trattamento perché l’incertezza sul diritto si trasforma poi in incertezza sulle cifre che si possono o non si possono ricevere. Ma ovviamente il tema della pensione sociale in Italia è più vasto.
Molti ritengono che il diffuso stato di povertà tra gli Italiani possa arrivare a disgregare sempre di più la nostra comunità. Infatti oggi sono milioni gli italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà. E questo capita pur lavorando oppure pur percependo una pensione. Ecco dunque che questa tematica è davvero scottante e potrebbe portare anche a disordini sociali quando scoppierà la recessione economica che ormai quasi tutti danno per scontata.
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