Il bonus facciate diventa un vero e proprio incubo perché il governo non lo vuole e lo rende davvero problematico.
Ma il problema più grosso riguarda proprio i lavori non finiti e tante famiglie si stanno ritrovando veramente nei guai. I bonus sulla casa sono stati un vero e proprio problema fin dall’inizio. Infatti si tratta di bonus che hanno sollevato fin da subito troppe perplessità.
Innanzitutto la spesa per lo Stato era veramente colossale ma poi erano bonus che sostanzialmente andavano principalmente alle famiglie benestanti. Le indagini condotte sui bonus casa hanno dimostrato che a richiederli sono state soprattutto le famiglie benestanti e che spesso avevano anche numerosi immobili. Invece la montagna di soldi erogati per il bonus casa secondo tanti analisti politici sarebbe dovuta andare alle famiglie più in difficoltà che tra l’altro oggi perdono anche il reddito di cittadinanza.
Il governo non lo vuole: troppi soldi ai ricchi
Quindi il bonus per le facciate cambia completamente con la manovra del 2023 e tante famiglie si ritrovano veramente nei guai. Il bonus facciate infatti finisce proprio con la fine di quest’anno. Questa misura è stata introdotta nel 2020 ma il problema vero è che cosa succede con i lavori avviati con questo bonus.
L’ultima manovra non ha cambiato niente dal punto di vista della fine dei giochi per quanto riguarda il bonus facciate. Infatti dal gennaio 2023 il bonus facciate non si potrà più richiedere e quindi non si potrà più sfruttare la detrazione fiscale del 60%. Innanzitutto proprio quest’anno il bonus facciate era sceso dal 90% al 60%.
Che succede ai lavori non finiti
E quindi già anche questo era stato un vero e proprio colpo per questo bonus ma dal 2023 il bonus facciate non esiste proprio più. Dal primo gennaio 2023 infatti si deve ricorrere ad altre alternative. Ma la domanda che tanti si pongono è che cosa succede a tutti quei lavori che sono partiti ma non sono stati conclusi entro il 31 dicembre 2022? Già nel 2021 c’è stata la riduzione dal novanta al 60%.
E di conseguenza molti avevano polemizzato con dentro il fatto che il bonus facciate si riducesse tanto. Sostanzialmente hanno potuto usufruire del bonus facciate tutti gli edifici che fossero ubicati nella zona A oppure B previsti nel decreto ministeriale 1444/68. Quindi sostanzialmente è a questi edifici che ha fatto riferimento il ricco bonus facciate.
Lavori iniziati ma non finiti: il rischio c’è
Sulla questione dei lavori cominciati ma non finiti entro la fine dell’anno c’è la circolare 28/E/2022. Sostanzialmente il governo non ha fissato un termine preciso per completare i lavori. Quindi secondo molti, il fatto che non ci sia una normativa precisa relativamente al termine dei lavori, lascia la porta aperta alla conseguenza che il contribuente conserva comunque il beneficio fiscale fino al termine di accertamento d’imposta.
È proprio al termine di accertamento di imposta che dovrà dimostrare di avere concluso i lavori. Quindi il completamento dei lavori potrebbe anche coincidere con i tempi del fisco per i controlli. Questa interpretazione sarebbe molto vantaggiosa per le famiglie perché offrirebbe tempi molto più lunghi per completare questi complessi lavori. Tuttavia questa soluzione che vi abbiamo offerto è la soluzione di una parte degli esperti e non tutti concordano con questi tempi così lunghi e così comodi. Il fatto che il governo abbia deciso di non decidere dal punto di vista dei tempi comunque lascia tutto piuttosto incerto.