Oggi il tema del lavoro è un tema caldissimo perché purtroppo sono tanti gli italiani che fanno lavori poveri.
In sostanza accanto a categorie che guadagnano tantissimi soldi come ad esempio i medici, ci sono una maggioranza di italiani che si spaccano la schiena per guadagnare davvero quattro soldi. Ma vediamo quanto si può guadagnare in più lavorando nei festivi, come funziona la normativa e quando ci si può rifiutare. Il lavoro purtroppo è assolutamente necessario per vivere e finché si dovrà lavorare per vivere bisogna sempre sottostare alle regole imposte dal datore di lavoro.
Ma il vero dramma oggi in Italia specialmente al Sud è quello di lavori che erogano cifre da fame. Tra l’altro con la fine del reddito di cittadinanza ci saranno addirittura un milione di poveri in più. Un milione di poveri in più significa un milione di individui che potranno essere brutalmente sfruttati da padroni senza il minimo scrupolo.
Lavoro nei giorni festivi: cambia tutto, le nuove regole
Ma spesso si parla anche di lavoro nei festivi e quindi è utile capire come funziona questa normativa. Le feste di Natale sono alle porte e per tanti lavoratori le feste di Natale sono un momento per stare con la famiglia in completo relax. Però ci sono tante aziende che continuano a restare aperte e attive durante il periodo natalizio.
Infatti tante attività proprio durante il periodo di Natale hanno i loro introiti maggiori e quindi non potrebbero mai chiudere. Ma se un datore di lavoro impone al lavoratore di lavorare nei festivi e il lavoratore si rifiuta che cosa succede? Il problema più forte ce l’hanno le donne.
Non si può essere obbligati
Infatti durante le feste di Natale i bambini sono a casa tutti i giorni e di conseguenza le donne lavoratrici non sanno come fare ad andare al lavoro e contemporaneamente badare ai bambini che sono da soli a casa. Ma i bambini non sono soltanto da soli a casa, ma giustamente vogliono anche partecipare agli eventi o andare alle festicciole degli amici. Di conseguenza i bambini richiedono sempre di più ma la povera mamma e povero papà lavoratore sono costretti a stare bloccati al lavoro.
Ecco perché la corte di Cassazione è intervenuta su questa delicatissima questione. In sostanza andiamo a vedere che cosa ha disposto la corte di Cassazione riguardo il lavoro nei giorni festivi. In effetti ci si può anche rifiutarti di lavorare nei giorni festivi ma è importante capire come funziona questa cosa. Innanzitutto la corte di Cassazione ha stabilito che nessun dipendente può essere obbligato a lavorare in un giorno festivo e un suo rifiuto non può giustificare il licenziamento.
Festivi e domeniche: due cose diverse
Ma attenzione però perché la sentenza di cassazione riguarda i giorni festivi ma non riguarda le domeniche. Quindi la domenica non è considerato un giorno festivo. Di conseguenza il lavoratore non può mai essere obbligato a lavorare in un giorno festivo ma può essere obbligato a lavorare la domenica. Per esempio la festività del Santo patrono della propria città si considera un giorno festivo.
E’ proprio nel contratto nazionale collettivo del lavoro che vengono previste le normative per il giorno di festa. Però ovviamente ci sono anche delle eccezioni. Infatti i sanitari, gli operatori del turismo, della ristorazione ma anche chi eroga servizi di pubblica utilità possono essere anche costretti a lavorare nei festivi. Ma invece cambia tutto per quello che riguarda il lavoro domenicale. Infatti come abbiamo visto il lavoro domenicale può essere imposto dal datore di lavoro al lavoratore, ma comunque dopo sei giorni lavorativi di seguito spetta comunque un giorno di riposo.