Pensioni 2023. Attivato un nuovo meccanismo che cambia le regole per andare in pensione. Vediamo chi se ne gioverà.
Pensione 2023, cambiano alcune regole per coloro che potranno andare in pensione nel 2023. Vediamo in cosa consistono realmente questi cambiamenti e chi ne trarrà maggiore vantaggio.
La pensione. Sognata, agognata, toccata con mano già diverse volte e diverse volte volata via per cambiamenti repentini delle regole, all’ultimo minuto. Ora vi sono davvero novità per chi potrà andare in pensione nel 2023. Vediamo quali.
Pensioni 2023, chi ci guadagna
La pensione è un momento tanto agognato, dopo una vita di lavoro. Ma tra il giorno in cui si decide di voler andare in pensione ed il momento in cui ci si va veramente, non sempre passa poco tempo. A volte invece si devono attendere ancora anni perché nel frattempo sono cambiate le regole ed i calcoli che determinano chi andrà in pensione e quando. Insomma quasi non bastasse una vita dedicata al lavoro, ecco che la sua coda crea problemi spesso inimmaginabili e, soprattutto, incomprensibili ai più. Quando è ora di andare in pensione coloro che attendono il fatidico momento tremano ogniqualvolta sentono parlare di riforma delle pensioni. Sanno già in partenza che modificando le regole, di fatto si azzererebbero quelle norme che hanno permesso loro di uscire dal mondo del lavoro.
E se adesso cambiano le regole in corsa che succede, dovranno rimanere al posto di lavoro? Chissà. Ma intanto novità importanti ci sono davvero per alcuni lavoratori che potranno andare in pensione nel 2023. Infatti vi sono nuove misure che allargano il campo a nuove possibilità. Determinante, in questo senso, sarà la data di nascita, poiché da quella dipenderà la possibilità o meno di andare in pensione. Vi è una classe di lavoratori che potrebbe, il condizionale quando si parla di pensioni è assolutamente obbligatorio, essere avvantaggiata più delle altre. Quale? Coloro che sono nati nel 1961 sono coloro che possono essere i maggiori fruitori della pensione a partire dai 62 anni di età. Stiamo parlando della nuova Quota 103.
Ecco Quota 103
Tra le tante voci che circolavano nelle settimane scorse si parlava insistentemente di una misura flessibile che avrebbe reso possibile il pensionamento con una nuova Quota 100 o Quota 102, ritenuta appunto più flessibile. La premier Giorgia Meloni ha invece virato decisamente verso Quota 103, sicuramente più rigida rispetto alla altre dal momento che richiede, oltre ad un’età minima di 62 anni, anche 41 anni di contributi versati. Di questi 35 devono essere di lavoro effettivo.
La misura Quota 103 apre a diverse opportunità. Oltre a coloro che hanno 62 anni, potranno lasciare il posto di lavoro coloro che hanno 63 anni compiuti nel 2023, quindi i classe 1960. ma anche per loro però resterebbe il vincolo dei 41 anni di contributi. Così come potranno anticipare per un po’ la pensione coloro che sono nati negli anni 1959, 1958, 1957.