Pensioni 2023 con la legge 104. Uscire dal lavoro diventa molto più facile per coloro che assistono una persona “diversamente abile”.
Uscire dal lavoro con la legge 104 oggi può diventare più agevole. Forse la maniera migliore per chi ha lavorato un’intera vita e che inoltre, buona parte di questa vita, l’ha dedicata ad una persona diversamente abile.
Allora andiamo a scoprire come una persona può uscire tranquillamente dal lavoro sfruttando le norme della legge che è nata con il preciso intento di assicurare l’adeguato sostegno alla persona disabile ed alla persona che l’accudisce.
Una vita lavorativa come tante. All’interno di uno studio professionale, in un ufficio variamente frequentato, all’interno di una scuola o osservando i turni che solitamente caratterizzano il lavoro in fabbrica o in aziende che producono H24. Lavoro, semplicemente. Come altri e, forse, più di altri, l’ultima ora di lavoro sembra non passare mai. Si ha una terribile voglia di ritornare a casa. E quando è finalmente giunto il momento di risalire in auto si parte, con moderazione, ma con la voglia mentale di volare. La casa si avvicina ogni istante di più ed ogni istante in più che passa fa si che il sorriso sul volto diventi sempre più grande. Si è talmente felici dell’imminente ritorno a casa che non si fa nemmeno caso se qualcuno ci sorpassa un po’ pericolosamente. Gli occhi sono fermamente sulla strada. Attenti. Ma la mente è altrove.
Ecco casa. Parcheggio e chiusura auto. Chiavi di casa in mano ed apertura del portone effettuata a tempo di record. Finalmente dentro. Dall’ingresso si inizia a scrutare la parte di casa scrutabile per vedere se si vede. Quando si è individuato la persona tanto desiderata non si fa altro che andarle incontro ed abbracciarla. E’ così da anni. Una vita nella vita. La famiglia ed il lavoro. All’interno della famiglia vi è una persona speciale in tutti i sensi, una persona diversamente abile che con la sua presenza ha cambiato, in meglio, la vita dell’intera famiglia. Ma in ogni famiglia dove c’è una persona diversamente abile, quindi spesso non autonoma né autosufficiente, vi una persona che se ne prende cura in maniera particolare. Quasi sempre è una donna che, in molti casi, ha anche un lavoro. E se questa donna decide di andare in pensione?
Per coloro che assistono un familiare con disabilità fino al 31 dicembre 2022 possono fare riferimento a due diverse misure per andare in pensione anticipatamente, ovvero APE sociale e Quota 41 precoci. In entrambe le misure è presente un profilo specificatamente dedicato ai caregiver. L’APE sociale presenta però una difficoltà quasi insormontabile, ovvero richiede almeno 63 anni di età con 30 anni di contributi per i caregiver. In molti casi si tratta di un’età un po’ troppo avanzata per poter conciliare lavoro ed assistenza alla persona diversamente abile.
Anche Quota 41 precoci presenta norme troppo rigide, come i 41 anni di contributi versati. Dal 2023 però aumentano le opportunità per andare in pensione in anticipo usufruendo della Legge 104. La modifica che è stata apportata all’Opzione donna permette a chi assiste una persona con disabilità di andare in pensione con 35 anni di contributi e a 58 anni, se ha avuto 2 figli, a 59 anni se ha avuto un figlio mentre per le altre età si può uscire dal lavoro a 60 anni.
Una maniera più agevole per uscire anticipatamente dal lavoro e potersi poi dedicare a tempo pieno alla passione più grande.
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