Per le famiglie fragili nel 2023 arriva un ricco bonus e ricchi aiuti e vediamo come beneficiarne.
Parlare di fragilità significa parlare di una condizione molto complessa perchè oggi accanto alla fragilità fisica, molto spesso c’è quella psicologica ed anche quella economica. La nostra società è sempre più disumanamente ipnotizzata dal vincente e guarda al “perdente” con fastidio e disinteresse. Ma questa è una visione aberrante della realtà ed invece sono proprio gli aiuti sociali per i più fragili a qualificare il valore di una comunità.
Quando in una famiglia c’è bisogno che qualcuno si prenda cura di un altro soggetto perchè più fragile, ecco che si parla di caregiver. Il caregiver è un soggetto che finalmente oggi è tenuto nella giusta importanza e lo comprovano bonus ed aiuti.
Bonus per caregiver e famiglie fragili: chi sono
Il caregiver è proprio colui il quale ricopre un ruolo delicatissimo e cioè quello di prendersi cura di un parente coperto dalla legge 104. Non bisogna dimenticare che i compiti del caregiver sono tanti e delicati e proprio per questo nel 2023 arrivano bonus ed aiuti. Vediamo i compiti del caregiver: è suo compito assistere moralmente e affettivamente il familiare malato, preparare il pasto e curare l’igiene personale sono compiti particolarmente importanti.
Aiutarlo ad andare in bagno e tenere tutti i rapporti con il medico e con l’asl sono compiti particolarmente gravosi, così come gravoso è stare dietro a tutta la assurda burocrazia dell’INPS. Ma è anche cruciale monitorare la situazione del malato in modo da avvisare prontamente i medici competenti di qualsiasi sviluppo della patologia.
Bonus ed aiuti concreti
Gli aiuti per i nuclei familiari fragili e soprattutto per i caregiver sono molteplici. Innanzitutto il caregiver può avere diritto alla pensione anticipata a patto che la sua assistenza al familiare disabile duri da almeno 6 mesi prima della presentazione della domanda. Proprio sfruttando la via d’uscita comoda di APE Social, il caregiver ha diritto ad andare in pensione a 63 anni di contributi.
Ma attenzione però perchè per sfruttare APE social, servono comunque 30 anni di contributi, ma ci sono precisi requisiti anche sull’invalidità. Infatti l’invalidità della persona assistita deve essere di almeno il 74%. Rispettando queste richieste normative, si può andare in pensione in modo facilitato.
I bonus più utili
Il caregiver può essere coniuge o figlio della persona coperta da legge 104 o anche parente o affine. Il bonus caregiver, chiamato dall’INPS con il nome di Home Care Premium, può essere chiesto proprio dai familiari e dunque parenti o affini che assistono chi sia coperto dalla legge 014. Questo bonus non è di poco conto visto che può arrivare fino ad un massimo di 1050 euro. I calcoli vanno fatti in base all’ISEE ed alla gravità della disabilità.