Si potrebbe dire che la situazione a Wall Street è grave ma non è seria.
I report delle ultime settimane ma soprattutto degli ultimi giorni, dipingono una situazione dell’economia americana ma anche dell’economia mondiale molto più pesante di quanto non apparisse alcune settimane fa. Le preoccupazioni sulla disoccupazione sono decisamente più forti del previsto.
Infatti fino a qualche settimana fa si pensava che la fortissima inflazione non avrebbe colpito più di tanto l’occupazione degli Stati Uniti e nella zona euro. Invece proprio nelle ultime settimane è emerso che le proiezioni sull’occupazione sono decisamente più pessimistiche. Inoltre l’inflazione sempre più alta sta danneggiando l’economia molto più del previsto e il problema è che le politiche messe in campo dalle banche centrali oggi appaiono poco efficaci.
I report hanno deluso e si punta ai fondamentali solidi
C’era una sorta di cauto ottimismo sulle politiche delle banche centrali e molti ritenevano che effettivamente l’aumento dei tassi messo in campo dalla Federal Reserve dalla banca Centrale Europea avrebbe potuto dimostrare la sua efficacia contro l’inflazione già alla fine di questo 2022. Oggi invece le proiezioni sono completamente diverse e si teme un’altissima inflazione anche per tutto il 2023.
Inoltre anche i timori sulla recessione economica si fanno più forti. Molti guru di wall street e molti grandi fondi di investimento hanno cambiato le loro strategie ultimamente. Questo cambio di strategia ha impensierito gli analisti. Infatti gli analisti che seguono i movimenti dei fondi di investimento più grandi come quello celeberrimo di Warren Buffett o altre grandi balene del mondo finanziario si stanno rendendo conto che l’atteggiamento dei grandi gruppi economici è diventato molto più prudenziale.
I grandi fonti diventano più prudenti e gli altri li seguono
Sostanzialmente il 2023 che viene tratteggiato dai grandi guru dell’Economia e dagli analisti appare oggi molto più fosco rispetto a quello che poteva apparire sino a poco tempo fa. La conseguenza di tutto ciò è molto semplice. Oggi i consulenti finanziari consigliano di guardare con molta più prudenza al mercato azionario e consigliano di preferire i titoli bunker. Ma cosa sono i titoli bunker?
Un titolo bunker è un titolo che ha la capacità di resistere a flessioni del mercato anche molto forti. Perché oggi la paura è diventata proprio questa e cioè che il mercato possa stornare veramente tanto. In caso di flessione veramente forte, un titolo bunker è un titolo in grado di avere dalla sua i fondamentali (solidi) dell’azienda che rappresenta.
Un bunker che resista alle flessioni del Pil anche forti
Quindi oggi più che pensare alla crescita e più che pensare alle cedole, ciò a cui i consulenti finanziari suggeriscono di puntare sono proprio quelle azioni che rappresentano un vero e proprio bunker capace di resistere senza troppi traumi anche a grosse flessioni del mercato. Il nervosismo che si respira sulle varie borse internazionali purtroppo conferma questo tipo di atteggiamento.
S&P Global Ratings parla di forti rischi tanto per gli USA che per l’eurozona. Secondo questo scenario fosco (ma sono tanti a pensarla così) la Germania subirà un crollo del Pil pari a -3,4% e l’Italia pari a -1,5%.