Libretti postali che qualcuno pensa di chiudere, altri lo hanno già fatto. Perché questa decisione e nel caso si volesse davvero chiudere il proprio libretto postale, come fare?
Hanno segnato una lunga epoca. L’hanno caratterizzata con la loro presenza poiché erano presenti in quasi tutte le case degli italiani, più delle automobili e della televisione in bianco e nero. Quanti, pensando che: “Un soldo risparmiato, è un soldo guadagnato“, quel soldo sono andati poi a versarlo sul loro Libretto Postale.
Il Libretto Postale è storia dell’italica economia domestica ma anche del costume del nostro paese. Generazioni di italiani hanno riversato la loro fiducia ed il loro futuro sul quel foglietto rilasciato da Poste Italiane. Nel corso degli anni anche il Libretto Postale è cambiato. Vediamo come.
Per generazioni intere è stato come uno di famiglia. Ha rappresentato il tesoretto da accantonare, quando possibile, per affrontare alla meno peggio, le situazioni di crisi. Per milioni di persone era una sorta di baule contenente il tesoro dei pirati. Ciò che era riportato sul quel foglio erano i risparmi di una vita, quelli che avrebbero contribuito ad una più serena terza età. Il Libretto Postale era di solito infilato nel primo cassetto del comò, in maniera che si scorgesse per non dimenticare dove fosse, ma nemmeno troppo in mostra per non suscitare pericolosi appetiti. Era anche la maniera migliore per far fruttare un po’ quei soldini. Le Poste assicuravano sempre dei discreti interessi e tanto bastava alle milioni di persone che mai l’avrebbero tradita per andare in una banca qualsiasi.
Ma questo avveniva qualche tempo fa. Perché i tempi cambiano e cambia anche Poste Italiane. Era sempre un’emozione aprire il loro Libretto Postale. L’emozione poteva essere semplicemente vedere contabilizzati gli interessi maturati. Magari anche una piccola somma, ma vi era come la sensazione che la Posta stesse facendo loro un regalo per l’eterna fiducia dimostrata nei sui confronti. Oggi in molti, invece, stanno pensando seriamente di chiudere il loro libretto, altri lo hanno già fatto da tempo senza alcun rimpianto. Il Libretto Postale ha perso quel suo fascino, quell’aura di sicurezza e piccoli guadagni che per decenni è stata la sua indiscutibile forza. La concorrenza è diventata sempre più forte e spietata. E i libretti si chiudono.
Oggi si potrebbe dire: C’era una volta Poste Italiane che garantiva dei buoni interessi sulle somme presenti sui Libretti Postali, ma oggi non è più così. Il rendimento che veniva assicurato fino a qualche anno fa oggi non esiste più. E quando sul libretto vi è una somma superiore ai 5000 euro ecco che l’imposta di bollo va incidere direttamente sul capitale. Allora in tanti hanno deciso di chiudere il loro Libretto Postale. Ma quanto costa chiuderlo?
Chiudere il proprio Libretto Postale con costa nulla ma ATTENZIONE. Infatti se vi è depositato un importo superiore ai 5000 euro, qualche spesa si deve considerare. L’imposta di bollo dovuta dall’inizio dell’anno e fino al momento della chiusura e l’eventuale tassazione del 26% degli interessi maturati sulle somme. Insomma non pochissimo. Basta poi andare all’Ufficio postale, portare il libretto cartaceo e, eventualmente, anche la carta libretto. Se per intere generazioni è stato come uno di famiglia, diciamo che oggi l’entrata del Libretto Postale nel nucleo familiare deve essere un po’ più ponderata.
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