Gli italiani attendono con ansia le ricche tredicesime ma ci sono degli importi che vanno verificati perché purtroppo le sorprese non mancano.
La tredicesima di quest’anno è più ricca perché gli aumenti decretati dal governo Draghi si vanno a riflettere proprio sulla tredicesima. Infatti come sappiamo la tredicesima è proprio il riflesso di tutto quello che si è percepito in busta paga nei dodici mesi dell’anno. Quest’anno poi c’è stato lo sgravio del 2%. Questo famoso sgravio del 2% che si è protratto per vari mesi ha chiaramente arricchito quelle mensilità di stipendio ma ha arricchito anche di riflesso la tredicesima. (Ma su questo c’è la sorpresa INPS).
Infatti il governo Draghi aveva decretato uno sgravio fiscale del 2% per tutti i lavoratori con un lordo entro i 2692 euro. L’INPS con il messaggio numero 499 erogato proprio il 7 novembre andava proprio a chiarire la questione della tredicesima più ricca. Quindi proprio in base a quello che comunica l’INPS, lo sgravio al 2%, deve essere riconosciuto per intero su tutti i ratei maturati.
Perché la tredicesima e più ricca e cosa devi verificare
Questo concretamente vuol dire che fino a luglio lo sgravio era del solo 0,8%. Ma la novità è che anche per i mesi da gennaio a giugno lo sgravio del 2% va riconosciuto ugualmente anche se teoricamente quello contributivo era dello 0,8%. Tutto questo significa che sulla tredicesima di dicembre lo sgravio contributivo viene ad essere calcolato per il 2% sull’intero anno.
Quindi se qualcuno poteva pensare anche logicamente che per la prima metà dell’anno si dovesse considerare uno sgravio contributivo più basso mentre per la seconda metà dell’anno si sarebbe dovuto considerare uno sgravio contributivo al 2%, ai fini della tredicesima in realtà così non è. Infatti per quello che concerne il calcolo della tredicesima, lo sgravio dei contributi va considerato proprio al 2% per l’anno intero.
Conti da tener presenti
Proprio a causa di questo la tredicesima diventa notevolmente più ricca. Questo perché in sostanza il 2% è esteso a tutti i dodici mesi che compongono questo 2022. È proprio questo il motivo che rende la tredicesima particolarmente ricca e per molti questo può essere sicuramente una sorpresa.
Ma se la tredicesima è particolarmente ricca il vero enigma riguarda gli aumenti degli stipendi dei prossimi anni. Aumenti che potrebbero essere anche molto ricchi ma ci sono tante variabili da tenere in considerazione. Innanzitutto tanti contratti collettivi di lavoro sono in via di rinnovamento e quindi chiaramente questo porterà inevitabilmente degli aumenti a tantissimi lavoratori. Ai lavoratori del mondo della scuola e della sanità gli aumenti sono già arrivati o stanno arrivando ma per tanti altri gli aumenti arriveranno nel 2023 proprio con i rinnovi dei contratti collettivi.
Gli aumenti veri arrivano dal 2023
Ma poi c’è addirittura un ricchissimo 5 per cento di taglio di cuneo fiscale che Giorgia Meloni ha promesso in campagna elettorale. Su questo 5% di taglio del cuneo fiscale non ci sono certezze né riguardo ai tempi e né riguardo a quanta parte di questo taglio andrà in tasca ai lavoratori e quanto andrà alle aziende.
Quindi se la tredicesima diventa più ricca anche gli stipendi degli anni prossimi diventano più ricchi ma tutto dipende logicamente da come sarà modulato questo taglio di cuneo fiscale del 5% e da come avverrà il rinnovo dei contratti collettivi.
