Pensione minima 2023, in arrivo buone notizie in vista del nuovo anno. La maniera migliore per abbandonare definitivamente un terribile 2022.
Il 2023 lo attendiamo come mai, negli ultimi decenni, abbiamo atteso un nuovo anno. Nemmeno gli ultimi due, contraddistinti da una devastante pandemia, hanno segnato così profondamente volti e cuori. Si attende un nuovo anno che catapulti il vecchio il più lontano possibile. C’è desiderio soltanto di buone nuove.
Ed un anticipo di novità gradevoli da ricevere, soprattutto in questo momento di grave crisi economica e sociale, può arrivare dal governo presieduto da Giorgia Meloni. Novità importanti che riguardano le pensioni minime che, dal 2023, aumenteranno. Vediamo in quale misura.
Pensione minima 2023. Novità
Lasciarsi alle spalle, al più presto, questo terribile 2022. Un Annus horribilis, in cui abbiamo provato, stiamo provando e chissà per quanto tempo ancora lo proveremo, l’orrore della guerra a pochi passi da noi. Un conflitto che lascia sul campo decine di migliaia di morti e milioni di persone che, da un giorno all’altro, si ritrovano senza più nulla. Hanno perso tutto, familiari, casa, lavoro, speranze e sogni. Davanti ai loro occhi le macerie materiali che sono nulla rispetto a quelle che albergano nei loro cuori e nelle loro menti. Ma la guerra procede “ancora non è contento di sangue la belva umana“, come cantava Francesco Guccini. Pertanto la guerra intende proseguire ancora il suo cammino di morte e distruzione. E noi più fortunati, che il suono cupo di cannoni e bombe lo possiamo ascoltare soltanto aprendo un poco le nostre finestre, paghiamo l’onda lunga della follia bellica, ovvero la crisi economica.
Una crisi che ha colpito l’Europa tutta e, in maniera particolare, paesi come l’Italia che stavano appena provando a rialzare la testa dopo due anni in cui la pandemia di Covid – 19 ha narcotizzato l’intero paese. La quotidianità, che ci parla di bollette energetiche improponibili per via di consumi “impagabili”, di beni di prima necessità il cui costo, in alcuni casi, è quasi raddoppiato, dell’aumento dei tassi di interesse come sola misura per combattere un’inflazione inarrestabile, presenta un quadro angoscioso, ed angosciante. Il governo della premier Giorgia Meloni sa che questa è la grande emergenza e che a questa occorre dare le risposte più incisive ed immediate. Qualcosa sembra muoversi, nonostante la mancanza di fondi non permetta certo di sognare chissà quali interventi strutturali. Per le pensioni minime, arrivano novità assai interessanti per il 2023. Quali?
L’atteso rilancio
Rivalutare i trattamenti pensionistici secondo l’indicizzazione, ma con percentuali diverse secondo l’importo della pensione, questo è l’input partito dalla premier Giorgia Meloni. Per le pensioni minime si parla di una rivalutazione del 120%. Occorre precisare che la percentuale diminuisce al crescere dell’importo percepito. Infatti le pensioni che raggiungono i 2100 euro mensili riceveranno un aumento del 100%. Aumentando l’importo della pensione diminuisce la percentuale di rivalutazione. Per le pensioni che superano i 5000 euro si prevede un aumento pari al 35% fisso.
L’INPS ha fissato il trattamento pensionistico minimo a 525,38 euro mensili. Pertanto l’aumento previsto è di 38,35 euro che farebbe pertanto crescere l’importo fino a 563,73 euro mensili. Sono i passi iniziali di un cammino che prevede altri e più congrui aumenti. In questo periodo, forse, non ci si può attendere di più. Il governo di centro – destra ha progetti ambiziosi anche riguardo le pensioni. Ma anche per le pensioni occorrono fondi che al momento non sono disponibili. Purtroppo.