Stufa a pellet: pellet esageratamente caro, i materiali da bruciare quasi a costo zero.
La stufa a pellet inizialmente era stata ritenuta una vera occasione di risparmio per gli italiani ma poi è diventato assolutamente chiaro che il risparmio per questo tipo di stufa non esisteva più. Infatti da quando è cominciata la terribile stangata delle bollette sono tantissime le famiglie italiane che sono passate alla stufa a pellet.
Questa scelta inizialmente sembrava una scelta molto intelligente. Infatti il gas stava aumentando tremendamente di prezzo mentre invece il pellet costava veramente pochissimo. Basti pensare che fino a pochi mesi fa un sacco da 15 kg di pellet costava appena €5. €5 per un sacco da 15 kg sono un ottimo prezzo e quindi in tutta Italia da nord a sud tantissime famiglie hanno deciso di passare alla stufa a pellet.
Con la stufa a pellet il risparmio era praticamente assicurato ma nel frattempo tante cose sono cambiate. Le bollette sono diventate sempre più care. Infatti Putin ha progressivamente ridotto l’erogazione di gas all’Europa e poi ad un certo punto l’ha chiusa del tutto. La tremenda guerra in Ucraina per mesi ha dato l’impressione di potersi risolvere e anche lo stallo sulle materie prime energetiche che provenivano dalla Russia ha lasciato molti con la speranza che si potesse trattare di qualche cosa che potesse rientrare facilmente.
Il problema però è che la Russia è diventata sempre più dura nei confronti dell’Europa e a un certo punto ha chiuso del tutto i rubinetti del gas. A quel punto teoricamente il pellet poteva essere davvero una grande occasione di risparmio ma il problema è che davvero troppi italiani erano passati al pellet e così i costi di questa materia prima energetica sono schizzati alle stelle.
Infatti oggi quello stesso sacco da 15 kg che fino a pochi mesi fa costava €5, si paga tra i 12 e i 15 euro e i prezzi potrebbero aumentare ancora. Di conseguenza il pellet non si può più considerare veramente un’alternativa economica oppure un’occasione di risparmio e così le famiglie cercano materiali alternativi da bruciare nella stufa ma ovviamente materiali che costino poco.
Fortunatamente questi materiali esistono e si possono bruciare nella stufa. In realtà sono tanti i materiali che si possono bruciare nella stufa senza rovinarla come per esempio il cippatino di legno, i noccioli tritati della frutta e i gusci di frutta secca tritati, il nocciolino di sansa oppure il mais.
Questi materiali sono delle alternative molto economiche e gli esperti sono molto fiduciosi che risparmio possa essere veramente forte. Il cippatino di legno è uno scarto del legno stesso che ha un buon potere calorifero ma un costo veramente bassissimo perché addirittura si aggira tra i due e i sei euro a quintale. E’ piuttosto ingombrante e quindi magari non sarà semplicissimo da stoccare ma il risparmio è veramente forte.
Ma anche bruciare noccioli di frutta e gusci di frutta secca tritati è veramente un grande risparmio e anche in questo caso i prezzi sono veramente bassi perché parliamo di €20 al quintale. Attenzione però alle eventuali modifiche da fare alla stufa perché non tutte le stufe sono adatte a bruciare materiali differenti rispetto al pellet.
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