Il governo Meloni va proprio in direzione di un vero e proprio premio ai lavoratori.
Il nuovo governo Meloni si è insediato e sta preparando una vera e propria rivoluzione per quello che riguarda la gestione dello stato. Infatti Giorgia Meloni non crede nei bonus erogati una tantum ma crede invece in un premio ai lavoratori. Il nostro paese si appresta a diventare molto meno sociale ma molto più amichevole nei confronti di chi lavora e di chi produce.
Se il punto debole della politica del governo Meloni è proprio il sistematico dimenticare la povertà il punto forte è proprio un premio ai lavoratori. Con la legge di bilancio 2023 il governo Meloni mette in campo tutta una serie di riforme. La prima riforma sicuramente forte ed importante è il taglio del cuneo fiscale. Il taglio del cuneo fiscale piace alla CGIL che anzi chiede che venga progressivamente esteso.
Taglio delle tasse ed aumenti: cosa cambia nel 2023 (allarme voucher)
Sul tavolo ci sono addirittura 5 punti percentuali di taglio di cuneo fiscale per dipendenti ed imprese. Sostanzialmente l’idea è quella di abbassare le tasse sia ai dipendenti che alle imprese. Quindi per i dipendenti arrivano tasse più basse grazie al taglio del cuneo fiscale ma vedremo più avanti come arrivano anche gli stipendi più alti. Tra l’altro con la legge di bilancio 2023 tornano anche i voucher di lavoro.
I voucher di lavoro erano stati aboliti nel 2017 durante il governo Gentiloni. Questi voucher servono per pagare i lavoratori stagionali e non sono considerati come un lavoro regolare. I voucher sono connessi al turismo alla ristorazione all’agricoltura eccetera. Ma i voucher sono estremamente pericolosi perché consentono il dilagare del lavoro nero.
Pericolo sfruttamento ed aumenti veri
Infatti i datori di lavoro italiani che non hanno mai brillato per generosità, salvo alcuni luminosi casi, usavano proprio i voucher per sfruttare i lavoratori e pagare la parte restante in nero. Questo succedeva soprattutto in agricoltura, ristorazione e servizi alla persona. Ma è proprio con i rinnovi dei contratti collettivi del lavoro che arrivano anche gli aumenti di stipendio.
Quindi tantissimi lavoratori si troveranno con uno stipendio più alto proprio perché sono in corso di rinnovo o sono già stati rinnovati i contratti collettivi di lavoro, ma allo stesso tempo grazie al robusto taglio di cuneo fiscale che può arrivare fino al 5%, si ritroveranno anche con le tasse più basse e quindi proprio per i lavoratori ci sarà un doppio vantaggio.
Il taglio del 5% come grande opportunità per il lavoratore
Ma vediamo meglio la questione del taglio del 5%. Questo taglio del 5% del cuneo fiscale è stato promesso da Fratelli d’Italia in campagna elettorale ed è considerato un po’ come un punto d’arrivo. Per i lavoratori sarebbe molto vantaggioso ma ovviamente bisognerà vedere se nel tempo ci saranno le coperture. D’altra parte bisognerà anche vedere quanto di questo taglio poi andrà alle imprese e quindi è sempre tutto da definire.