Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, è uno dei cantautori più apprezzati del panorama italiano e di recente si è lasciato andare rivelando un particolare inedito su un’icona della musica.
Giuliano Sangiorgi è una delle voci più belle del panorama musicale italiano, questo è indubbio.
Non molto tempo fa, in un’intervista rilasciata a Specchio, l’artista si è lasciato andare, rivelando un particolare inedito sul suo passato e, nello specifico, su un’icona con cui ha avuto modo di parlare poco prima che morisse.
Il racconto di Giuliano Sangiorgi
Leader dei Negramaro dal 2000, Giuliano Sangiorgi ha scritto le pagine della musica italiana degli ultimi 20 anni, dove scritto si deve interpretare nel senso letterale del termine. Non è solo la sua voce, infatti, ad emozionare, lasciare il segno, smuovere qualcosa negli ascoltatori, ma è anche il suo modo di mettere nero su bianco a farlo.
Sangiorgi, infatti, non è solo cantautore, è anche autore. Ha scritto brani per artisti del calibro di Andrea Bocelli, ad esempio (Le parole che non ti ho detto porta la sua firma), ma anche di Malika Ayane, Mina, Patty Pravo, Ornella Vanoni. Eppure pare che neanche questo gli basti, perchè come lo stesso cantante ha affermato la sua mancanza di autostima si riversa anche sulla sua carriera, nel senso che appena si accorge di aver fatto qualcosa di importante se ne dimentica pochi minuti dopo e quindi per lui ogni volta è come se fosse la prima.
E chissà se questa stessa cosa gli accadde anche quando fu contattato personalmente da un grandissimo artista, una vera e propria icona della musica italiana.
“Mi chiamò prima che morisse”
Giuliano Sangiorgi non molto tempo fa aveva rilasciato un’intervista a Specchio e lì aveva rilasciato delle dichiarazioni a dir poco spiazzanti. Pare, infatti, che uno dei suoi più grandi sogni abbia fatto giusto in tempo a uscire dal suo cassetto e concretizzarsi, per poi però “svanire nel nulla” per cause di forza maggiore.
Quello che il leader dei Nagramaro infatti desiderava più di ogni altra cosa era poter collaborare con un solo nome: Pino Daniele, icona indiscussa della musica italiana. A questo proposito, nella succitata intervista ha raccontato: “Poco prima di morire, Pino mi ha chiamato dicendo che voleva che scrivessi una canzone per lui. Ho letteralmente perso l’equilibrio. Risposi: ‘Maestro ma non c’è, non me la sento’. E lui: ‘Puoi farlo: tieni la tua anima dello stesso colore della mia’. E così ho scritto la canzone e gliel’ho inviata. Ma è andato. E quel sogno ora vive nel suo cassetto.“
Insomma a quanto pare proprio quando Sangiorgi era finalmente riuscito a trasformare il suo desiderio in realtà ha dovuto affrontare questa grande perdita, senza quindi poterlo vedere concretizzato. Ma poco cambia, perchè l’artista ha comunque fatto in tempo a condividere la sua arte con il suo idolo ed è solo questo che conta probabilmente.
