A partire dal prossimo anno ci saranno cambiamenti relativi alle pensioni 2023: potrai andare a 62 anni oppure se continui avrai dei bonus.
Con la fine del 2022 che si avvicina è sempre più urgente trovare una soluzione efficace per quanto riguarda il tema delle pensioni. Se non viene attuata una vera riforma, infatti, a partire dal 1° gennaio 2023 potrebbe tornare la tanto temuta legge Fornero.
Il governo Meloni, dunque, è al lavoro per cercare le soluzioni più fattibili per evitare un ritorno tanto temuto. Alcune opzioni per le Pensioni 2023 sono già sul tavolo e molte sembrano essere interessanti: potrai andare in pensione a 62 anni e se decidi di continuare riceverai un bonus. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Andare in pensione a 62 anni oppure bonus: ecco le novità delle pensioni 2023
Questo è il periodo dell’anno in cui il governo e il Parlamento sarà chiamato al lavoro per terminare le fasi più importanti delle novità legislative per il nuovo anno. Il Consiglio dei ministri, infatti, si è riunito il 21 novembre approvando il DDL che riguarda la previsione di bilancio per l’anno finanziario 2021, oltre al bilancio 2023-2025. Ci sono molti provvedimenti che rendono conto del periodo di crisi e delle risorse che servono per sostenere il Paese.
Tra le varie misure che più di tutte hanno attirato l’attenzione vi è l’aumento della soglia del reddito per il Bonus Sociale Bollette, il quale da gennaio sarà previsto anche per le famiglie con Isee fino a 15.000 euro. Tuttavia, l’attenzione è massima riguardo il tema delle pensioni. Su questo aspetto, la Meloni ha voluto confermare i trattamenti pensionistici come Ape Sociale e Opzione Donna. In quest’ultimo caso ci sono state delle modifiche sull’età di pensionamento in base ai figli fatti.
Inoltre, il Consigli dei ministri ha fatto sapere che verrà introdotto il nuovo schema pensionistico che darà la possibilità a lavoratori e lavoratrici di poter usufruire della pensione con anticipo. Si potrà infatti andare in pensione a 62 anni di età con 41 di contributi, grazie a Quota 103. Chi ha intenzione di voler lasciare il lavoro in anticipo rispetto all’età pensionabile, quindi, potrà farlo grazie a questa misura. Tuttavia, non sarà possibile prendere un assegno pensionistico superiore a 5 volte il trattamento minimo, fino alla maturazione dei requisiti pensionistici.
Ecco il bonus per chi decide di continuare
Tuttavia, è possibile voler continuare a lavorare e non andare in pensione in anticipo. Secondo il comunicato del Cdm, infatti, chi decide di restare al lavoro riceverà un Bonus. Questo consiste in una decontribuzione del 10%, ovvero il Bonus Maroni.
Inoltre, sarà consentito un aumento in busta paga determinato dalla contribuzione a carico del lavoratore, la quale non sarà più destinata all’Inps o ad altro ente previdenziale, ma finirà direttamente in busta paga e sullo stipendio netto del lavoratore.