Un aiuto che si può ben definire faraonico sugli stipendi e parliamo addirittura del 33%. La novità arriva proprio dalla legge di bilancio.
Il governo Meloni si è insediato da poco e sta cambiando tutto sia per quanto riguarda le pensioni che per quanto riguarda il mondo del lavoro. Ma un bonus del 33 per cento in busta paga sinceramente non si era mai visto. Con la gravissima situazione economica che stiamo attraversando per i lavoratori andare avanti è diventato difficilissimo.
Un lavoratore che prima riusciva tranquillamente a mantenere la sua famiglia, da quando c’è stato il covid ma soprattutto da quando si è stata l’atroce inflazione al 12%, non ce la fa più ad andare avanti. Quindi un aumento del 33% stabile sulla busta paga è un aiuto veramente tremendo. Viene chiamato il superbonus Maroni. Ma vediamo come funziona questo superbonus Maroni.
Aumento fortissimo per questi lavoratori
Era stato già anticipato dalla legge aiuti quater e si tratta di un bonus che coinvolge in un certo senso sia i pensionati che ai lavoratori, infatti i pensionati saranno coinvolti dalle riforme pensionistiche senza le quali si tornerebbe alla legge Fornero mentre i lavoratori hanno bisogno di un aumento forte in busta paga e così il governo prende due piccioni con una fava.
La premier Meloni nella conferenza stampa che presentava la bozza del bilancio 2023 ha detto che lo scopo del governo è quello di aiutare le famiglie prese nella trappola di questa tremenda congiuntura economica. Infatti il governo Meloni ha introdotto la quota 103 e anche confermato opzione donna e ape sociale. Il ministro del lavoro Calderone insieme al ministro Giorgetti hanno presentato la bozza del documento di bilancio.
Una norma che coinvolge mondo delle pensioni e lavoratori
Ma la quota 103 non è l’unica novità delle pensioni del 2023. Infatti c’è anche la possibilità di rimanere al lavoro ma con un aumento in busta paga mai visto. In un primo tempo per chi rimandava la pensione si era parlato di un aumento in busta paga del 10% ma oggi l’aumento in busta paga è lievitato ad un mastodontico 33%.
Questa proposta è stata definita super bonus Maroni. Di conseguenza chiunque rimanda l’uscita dal lavoro e quindi la quiescenza delle pensioni c’è proprio un aumento del 33%. In definitiva è una decontribuzione totale simile a quella già fatta dal ministro del lavoro Maroni.
Come funziona: si sommano tutti i contributi
La somma dei contributi obbligatori a carico del lavoratore che sono quasi il 24% e del dipendente che sono quasi il 10% finiscono versati nello stipendio del lavoratore e proprio così si arriva al 33%, ma molti si chiedono è meglio uscire dal lavoro con quota 103 o sfruttare il superbonus Maroni al 33%?
È difficile rispondere a questa domanda ma la questione è molto soggettiva. Per esempio chi ha un reddito lordo da 15.000 euro l’anno avrebbe un aumento di 280 euro al mese. Questo cifra può dare un’idea della convenienza o meno di questa particolarissima misura.