Oggi il riscatto di un anno di contributi da parte dell’INPS diventa particolarmente conveniente e cerchiamo di capire come funziona questa vera e propria novità positiva per i lavoratori.
Per poter andare in pensione in tanti casi il riscatto di un anno di contributi può essere veramente fondamentale. Facciamo il caso di un lavoratore che nel 2022 compie 64 anni ma non riesce a raggiungere i 38 anni di contributi. Proprio riscattando un anno di contributi potrà raggiungere quella soglia che altrimenti non gli consentirebbe di uscire dal lavoro.
Oggi si parla tanto di quota 103 ma proprio quota 103 farà diventare particolarmente importante il riscatto dei contributi. Infatti quota 103 pone delle soglie molto stringenti per poter andare in pensione e anche un anno o due di differenza dal punto di vista contributivo possono fare realmente la differenza.
Esempi pratici
I fatidici 41 anni di contributi infatti bastano soltanto per chi compie i 62 anni entro il 31 dicembre 2023. Quindi come si può capire un anno in più può fare veramente la differenza tra chi può andare in pensione e chi no. Ma in realtà se ci pensiamo bene qualsiasi uscita pensionistica pone sempre dei paletti rigidi ma la vita contributiva di un lavoratore molto spesso è molto complessa.
Anche se pensiamo alle opportunità offerte ai precoci ci rendiamo subito conto che il riscatto è un vero e proprio investimento. Infatti il riscatto ha un determinato costo ma è un costo che comunque sia un domani si riprende nella pensione.
Si sbloccano tante situazioni contributive
Quindi ciò che molti non spiegano ma che noi ci teniamo a spiegarvi molto bene è che il riscatto ha un doppio vantaggio. Infatti il primo vantaggio del riscatto di un anno di pensione è che si conquista la pensione che altrimenti si perderebbe (o si avrebbe chissà quando) e già questo è un vantaggio enorme. Ma il secondo vantaggio è proprio che quello che si spende nel riscatto, poi viene ripreso nella pensione e quindi si può ben parlare di un doppio investimento molto vantaggioso.
Ma in quali casi è previsto il riscatto? I casi in cui è previsto il riscatto sono veramente tanti. Infatti gli anni impiegati per lo studio possono essere riscattati ma anche gli anni di servizio civile o anche quelli dei lavori socialmente utili possono essere riscattati. Ci può essere riscatto anche per i periodi di disoccupazione e per il lavoro svolto all’estero.
Quanto costano e quali si potranno avere a costo zero
Ma vediamo quanto costa effettivamente riscattare un anno di contributi. Il prezzo del riscatto varia tantissimo. Ci teniamo a spiegarvi con grande chiarezza che sono tanti fattori che fanno oscillare il prezzo del riscatto di un anno di contributi. Innanzitutto bisogna capire se si ricade nel sistema retributivo in quello contributivo.
Poi degli altri fattori da tenere in considerazione sono il periodo in cui si colloca il riscatto ma anche la retribuzione attuale e l’età. Il riscatto della laurea per esempio può essere richiesto a circa 5200 euro per ogni anno riscattato. Ma è proprio Pasquale Tridico presidente dell’INPS a parlare da tempo di un riscatto della laurea a costo zero. Quindi tra i 5200 euro necessari oggi per riscattare ogni anno mentre invece il riscatto di tutta la laurea a costo zero come invece succede in Germania, la differenza è veramente abissale e si spera che questa misura possa arrivare anche da noi.