Sapevi che esiste anche questa possibilità? Ora con l’Inps cambia tutto e il TFR te lo anticipa la banca. Ecco come fare bene al tuo portafogli
Ormai da sempre sono note le lunghe attese per via delle complicazioni burocratiche che riguardano l’erogazione del TFR. Affinché un dipendente possa finalmente ricevere il suo Trattamento di Fine Rapporto, infatti, potrebbero passare mesi, in alcuni rari casi anche anni. Ma adesso arriva un’innovazione che potrebbe finalmente cambiare le cose.
Grazie ad un nuovo servizio realizzato appositamente dagli istituti bancari, infatti, ora il Tfr te lo anticipa la banca. Si tratterebbe di una comodità davvero molto competitiva, anche se non affatto esente da problemi e accortezze che il cliente deve necessariamente conoscere. L’Inps, infatti, cambia tutto: ecco che cosa è necessario sapere per avere i soldi in anticipo e azzerare le tanto temute attese.
Ora il Tfr te lo anticipa la banca. Ma occhio all’Inps
Grazie al nuovo servizio messo a disposizione dagli istituiti bancari, i clienti potranno usufruire di un servizio piuttosto particolare, che potrebbe rappresentare una valida alternativa ai modelli attuali, oltre ad azzerare le attese. Ora il TFR te lo anticipa la banca, ma è necessario avere delle accortezze, soprattutto riguardo l’Inps. I dipendenti statali potranno infatti usufruire di questo servizio in cambio di un costo fisso stabilito dagli accordi. Attualmente, infatti, potrebbero passare anche fino a 24 mesi prima dell’erogazione del TFR per le pensioni ordinarie anticipate o per le pensioni di vecchiaia. La cosa peggiora se il pensionato ha deciso di affidarsi a Quota 100 o Quota 102.
Per accorciare i tempi (che negli ultimi due casi appena elencati possono estendersi fino a 5 anni), le banche hanno realizzato un nuovo servizio nato dalla collaborazione con Abi e governo. Se sei dipendente statale, infatti, potrai avere un anticipo del TFR, in cambio però di un costo. A questo servizio hanno deciso di aderire realtà importanti, come Banca Sella, Unicredit e Cassa di Ravenna.
Il servizio consiste in una parziale sostituzione delle banche alla Pubblica amministrazione, le quali hanno deciso di realizzare due modelli differenti per permettere l’erogazione del TFR. Il primo modello realizzato consiste nell’erogare un prestito fino a 45 mila euro con tassi agevolati, i quali sarebbero la media del rendimento dei titoli pubblico. La durata è simile a quella di un normale finanziamento, con un’aggiunta dello 0,40% di ulteriori interessi. Il secondo metodo è applicabile agli importi maggiori di 45mila euro. In questo caso gli istituti stabiliscono tassi di interesse maggiori rispetto a quelli che vengono mostrati dal mercato.
Ecco il mercato del TFR
Secondo i dati in nostro possesso, il mercato dei prestiti in ottica di TFR sarebbe di circa 680 milioni di euro. Cifra che certamente interessa alle banche (da qui i due metodi proposti appena elencati). Il contribuente che decide di affidarsi a questi modelli non fa altro che stipulare un contratto con una banca, la quale, in circa due settimane, verserà sul conto del cliente l’importo deciso, in cambio di ottenere poi il TFR da parte dell’ente.
Dunque, un finanziamento vero e proprio che fornisce cospicui guadagni per il richiedente. Colui che decide di usufruire di questa opportunità, infatti, potrà ricevere, nel giro di quindici giorni circa, una cifra (anche se più bassa) molto vicina a quella che avrebbe potuto ricevere in uno, due o fino a cinque anni dopo.