Nuovissimo bonus figli. Ancora una volta in primo piano il sostegno alle famiglie a basso reddito.
Sono in molti che ogni giorno ci ripetono che la crisi economica ha toccato il suo picco. Un po’ come quando, durante la pandemia, si attendeva con ansia spropositata il picco dei contagi, perché, si pensava, che dal giorno dopo le restrizioni si sarebbero attenuate. Ma il picco dei contagi ci ha messo del tempo prima di arrivare.
E se è così anche per la crisi…Pertanto si continua a tappare i buchi, per quanto è possibile, ove possibile, cercando di dare la priorità ai più deboli ed ai più esposti, come gli anziani ed i bambini. Gli anziani il dazio lo stanno già pagando sotto forma di forzate rinunce, anche a vitali priorità. Lo stesso non deve accadere per i giovani e giovanissimi.
Sono il cuore della famiglia, perché sono nel cuore di chi la famiglia l’ha creata. I figli sono il pensiero continuo e costante degli adulti. Fin da quando si iniziano a concepire nella propria mente. Quando il desiderio di genitorialità tocca picchi di fantasia inimmaginabili. I “Bravi genitori” che si trasformano in insuperabili maestri che tutto spiegano, perché tutto sanno. Quando poi i figli arrivano davvero non c’è più tempo per sognare di fare i genitori e sono tante le cose che si devono spiegare, anche se non si conoscono bene, o non si conoscono affatto. Sono sempre loro al centro dell’attenzione, poiché nessuno più di loro, incarna il presente e, soprattutto, il futuro. Un futuro che i genitori devono costruire insieme a loro.
In questa costruzione così particolare e complessa, i genitori non possono fare tutto da soli. Hanno bisogno di un ausilio importante, storico, strategico: La scuola. In quell’edificio ideale si iniziano a posare le prime pietre della loro conoscenza, la base del loro domani. E quante volte si dovrà combattere per farli studiare, mentre loro vorrebbero giocare al computer o uscire con gli amici. La scuola, passaggio fondamentale nella loro crescita, deve essere in grado di assecondare le loro attitudini. La scuola deve essere una presenza continua e costante per i giovani e giovanissimi. Quando poi arrivano crisi economiche importanti come quella che stiamo vivendo, anche la scuola però può diventare un insospettabile “lusso”.
Affinché la scuola non possa mai divenire qualcosa per pochi eletti, vi sono amministrazioni comunali che sostengono, con politiche attive, le spese scolastiche delle famiglie a basso reddito o che, in seguito a crisi economiche particolarmente acute, si trovano nell’impossibilità momentanea di assicurare ai propri figli il necessario materiale scolastico. Ecco allora lo splendido esempio proveniente da Muggia, comune con poco più di 12000 abitanti, in Friuli Venezia Giulia.
La scuola non si tocca, sembra il grido che si sente provenire dal Friuli Venezia Giulia e dalla sua Muggia. Il bonus più intelligente e lungimirante. Il sostegno alle famiglie a basso reddito indirizzato all’acquisto di libri di testo, materiale didattico e bus per raggiungere la scuola e poi fare ritorno a casa. La misura prevede un importo minimo di 55 euro ed un massimo di 195 euro.
Da Muggia uno degli infiniti esempi di come delle amministrazioni illuminate e lungimiranti possono mettere le poche risorse disponibili a beneficio di famiglie in difficoltà per progetti di incalcolabile valore. La scuola non si tocca e il modello da seguire proveniente dal Friuli è che delle piccole somme di denaro investite per lo studio di giovanissimi studenti possono trasformarsi in una miniera di sapere in un prossimo futuro. E’ questo il vero Campo dei Miracoli di collodiana memoria.
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